Rapporto Bambini e adolescenti ai margini: conclusioni

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02/12/2010

La "Report Card 9 Bambini e adolescenti ai margini" presenta una prima panoramica delle disuguaglianze nel benessere dei bambini in 24 dei paesi più ricchi del mondo. Si concentra sul divario relativo esistente tra i bambini che si trovano nella parte inferiore della distribuzione e quelli che occupano la parte centrale (in qualche modo rappresentano lo standard normale per ogni paese) in diversi indicatori di benessere dell'infanzia.

Vengono prese in esame tre dimensioni di benessere: il benessere materiale, l'istruzione e la salute. In ognuno dei casi, la domanda posta è la seguente: "fino a che punto si tollera che i bambini più svantaggiati rimangano indietro?"

• Un numero limitato di paesi – formato da Danimarca, Finlandia, Paesi Bassi e Svizzera – figura in prima linea nel promuovere l'uguaglianza nel benessere e ridurre il divario a carico dei bambini che si trovano nella parte inferiore della distribuzione. Grecia, Italia e Stati Uniti, invece, tollerano disuguaglianze più accentuate rispetto alla media dei paesi OCSE, con ampi divari tra i risultati dei bambini nella parte intermedia della distribuzione e quelli dei bambini nella parte più svantaggiata.

• Le diverse classifiche sono determinate dai risultati ottenuti nelle tre dimensioni di disuguaglianza nel benessere dei bambini – benessere materiale, benessere nel campo educativo e benessere nel campo della salute – in base ai dati disponibili e comparabili internazionalmente.

Nessun paese figura ai vertici in tutti e tre gli ambiti misurati. Tutti i paesi hanno margini di miglioramento nei singoli indicatori o nelle singole dimensioni per promuovere una maggiore equità nella distribuzione del benessere dei bambini.

• Il rapporto mostra numerosi esempi in cui i paesi meglio classificati in termini di risultati medi assoluti negli indicatori di benessere dell'infanzia si classificano meglio anche nella riduzione della disuguaglianza. Pertanto, il rapporto sostiene che si può ottenere una maggiore equità senza sacrificare l'efficienza e le prestazioni economiche. In una società, equità ed efficienza possono essere complementari e rafforzarsi a vicenda.

• L'analisi condotta nella Report Card 9 propone un nuovo approccio alla misurazione dei risultati raggiunti dai vari paesi sulla base dei dati disponibili. Non indaga, però, sulle cause determinanti della disuguaglianza tra i bambini: per comprendere le differenze tra i vari paesi sarebbero necessarie delle indagini specifiche. Tuttavia, alcune delle ricerche esistenti sui paesi ricchi indicano che:

• La riduzione delle disuguaglianze socio-economiche e la mitigazione dei loro effetti sulla salute e sullo sviluppo dell'infanzia possono favorire un miglioramento delle condizioni di salute complessive della società.

• Una concentrazione, in particolari scuole, di studenti provenienti da ambienti socio-economici svantaggiati viene spesso associata a una maggiore disuguaglianza nei risultati scolastici a livello nazionale.

• La condizione socio-economica costituisce un quadro indispensabile per l'analisi delle disuguaglianze tra i bambini nella parte inferiore della distribuzione. È probabile che le politiche ideate per affrontare delle disuguaglianze specifiche negli ambiti della salute o dell'istruzione abbiano effetti modesti se si limitano ai settori della sanità e dell'istruzione.

Prima o poi i provvedimenti presi per impedire che i bambini rimangano troppo indietro nelle varie dimensioni del benessere devono fare i conti con la questione del gradiente socio-economico.

• In media, in tutti i paesi dell'OCSE, gli interventi governativi (attraverso tasse e trasferimenti pubblici) stanno riducendo i tassi di povertà infantile di circa due quinti. I calcoli riportati nel rapporto dimostrano che, in Francia, in Germania e nel Regno Unito, più di un milione di bambini sono stati portati al di sopra della soglia nazionale di povertà, mentre in Italia gli interventi governativi tramite tasse e trasferimenti stanno avendo effetti molto più contenuti.

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Bambini e adolescenti ai margini. Report card n. 9pdf / 1.62 Mb

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02/12/2010

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