Garante per l'infanzia e l'adolescenza
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L'UNICEF Italia si impegnato negli anni per l'istituzione della figura del Garante nazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, ovvero un'Istituzione nazionale indipendente cui affidare la promozione e la tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza sul territorio, allo scopo di armonizzare e valorizzare il ruolo degli organi e dei servizi del sistema di protezione dell’infanzia attualmente esistente e di colmare le attuali lacune dello stesso sistema, in particolare in relazione a coordinamento, consulenza e sostegno degli “attori” sulla scena, di educazione di adulti e minori ai diritti dell’infanzia, di formazione periodica degli operatori .
L'istituzione della figura del Garante in Italia, avvenuta il 22 giugno 2011, è stata richiesta con un'azione sistematica di advocacy portata avanti dall'UNICEF Italia nel corso degli anni.
L'istituzione di tale figura era stata sollecitata più volte anche dal Comitato ONU sui diritti dell'Infanzia, nelle Osservazioni conclusive indirizzate al nostro Paese sia nel 2003 (vedi punti 14 e 15), sia nelle Osservazioni conclusive 2006 (vedi punto 17).
L’iter legislativo per l’istituzione del Garante per l’infanzia e l’adolescenza
Con l’inizio della Legislatura XVI, sono stati presentati sia in Senato che alla Camera nuovi Disegni di Legge in materia ed il Consiglio dei Ministri ha approvato il 1 agosto 2008 il Disegno di Legge recante “Garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenza” (ddl C.2008) , che il 13 novembre 2008 ha ottenuto il parere favorevole – con alcune integrazioni – della Conferenza Stato-Regioni ed il 5 gennaio 2009 è stato assegnato alle Commissioni della Camera competenti per l’esame.
Il 12 gennaio 2009 è iniziato in seno alle Commissioni riunite Affari Costituzionali ed Affari Sociali l’esame, in sede referente, del ddl governativo e di tutti i ddl correlati presentati in materia alla Camera.
Il 6 maggio 2009 l’UNICEF Italia è stato ascoltato in un’audizione informale presso le Commissioni riunite Affari Costituzionali ed Affari Sociali della Camera dei Deputati, in seno alle quali si sta svolgendo ancora adesso l’esame del Disegni di Legge governativo AC 2008 e di quelli correlati confluiti in un testo unico approdato, a fine settembre, in Assemblea alla Camera dei Deputati per la votazione finale; i tempi però non sono risultati maturi ed il testo è stato appunto rinviato dall’Assemblea alle Commissioni riunite per un ulteriore approfondimento.
Il 16 marzo 2011 il Disegno di Legge è stato approvato definitivamente alla Camera, è stato assegnato alla Commissione Affari Costituzionali del Senato (S2631) che ne ha iniziato l’esame.
Il 22 giugno 2011 è stata approvata la legge che istituisce la figura del Garante.
L’impegno dell’UNICEF Italia per il Garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenza
L’UNICEF Italia dal 2002 ha avviato una fruttuosa collaborazione con alcuni esponenti dell’Accademia Nazionale dei Lincei, insieme ai quali, nel 2003, ha creato un Gruppo di Studio ed elaborato un documento di approfondimento e di proposta sul tema, presentato successivamente come disegno di legge in Parlamento.
Nella primavera 2004 l’Osservatorio Nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, istituito con Legge 451/1997 e che vede tra i suoi membri anche l’UNICEF, Italia ha approvato un documento nel quale ha tracciato le caratteristiche e le funzioni che sarebbe auspicabile possedesse la figura del Garante per l’infanzia e l’adolescenza.
Il 25 giugno 2007 l’UNICEF Italia e la Commissione parlamentare per l’infanzia hanno promosso il Seminario di studio "Verso un Garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza" al fine di analizzare la situazione delle proposte di legge allora esistenti sul tema dell’istituzione di un Garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza a livello regionale e nazionale.
A tal proposito il 16 dicembre 2008, l’UNICEF Italia ha ripreso le fila del lavoro di approfondimento iniziato nel 2002 dal Gruppo di Studio UNICEF-Accademia Nazionale dei Lincei, organizzando, presso la sede di quest’ultima, in collaborazione con l’Istituto dei Diritti dei minori (INDiMi), il Seminario di studi “Finalmente il Garante nazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza!” al fine di discutere il disegno di legge governativo istitutivo di tale autorità, con una lettura orientata ai principi ed alle norme internazionali vigenti in materia.
Tenuto conto del dibattito scaturito in occasione del Seminario, in concomitanza con l’inizio dell’iter legislativo del Disegno di Legge governativo AC 2008 e di quelli correlati, è stato redatto un Documento di osservazioni e proposte nell’intento di dare il proprio contributo all’esame delle proposte di legge in discussione.
Le proposte dell'UNICEF per il Garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenza
Gli obiettivi perseguiti dal Comitato italiano per l'UNICEF, attraverso il proprio lavoro di approfondimento e di comparazione con le esperienze europee ed internazionali e di sensibilizzazione, sono stati, nel corso degli anni:
• promuovere e sollecitare l'istituzione di un Garante nazionale per l'infanzia e l'adolescenza, con caratteristiche di autonomia e indipendenza, conformemente a quanto previsto dagli standard internazionali in materia
• far sì che tutte le regioni istituiscano un Garante per l'infanzia e adottino leggi regionali uniformi in materia
• assicurare un adeguato coordinamento tra la figura del Garante nazionale e dei garanti regionali
Finalità del Garante Nazionale per l’infanzia e l’adolescenza dovrebbero essere:
• assicurare l’attuazione dei diritti sanciti dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell'adolescenza
• accrescere il riconoscimento dei bambini come soggetti titolari di diritti umani (soggetti di diritto e non solo “oggetti” di tutela)
• aumentare il peso dell’infanzia nella programmazione politica, nella vita amministrativa e nella società
• migliorare la posizione dei bambini e degli adolescenti di fronte alla legge (tutelando sia gli interessi particolari che gli interessi diffusi)
Caratteristiche del Garante Nazionale per l’infanzia e l’adolescenza dovrebbero essere:
• la definizione delle funzioni attraverso uno specifico e ufficiale provvedimento di legge
• l’attribuzione di poteri e autorità istituzionalmente definiti e adeguati allo svolgimento delle proprie funzioni
• l’attribuzione di controllo e referenti nei confronti delle strutture legislative (nazionali e locali), e funzioni consultive nell’elaborazione di nuove leggi, procedure e regolamenti, etc.
• la garanzia di autonomia e l’indipendenza
• la disponibilità di struttura e risorse economiche adeguate
• l’attenzione esclusiva ai bambini e ai ragazzi
• l’essere facilmente accessibile da parte dei bambini, delle famiglie e delle organizzazioni di tutela e promozione dei diritti