La frontiera di Sima, straniera nel paese in cui è cresciuta
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Credit-Foto: ©RobertoBonzio
Sima Travasso, neo- laureata in design di interni e residente a Sesto San Giovanni come molti giovani della sua età è alla ricerca di un posto di lavoro.
Per lei però, trovare un impiego significa qualcosa in più perché rappresenta la condizione necessaria per rimanere nella sua città, insieme alla sua famiglia in Italia.
Sima è arrivata in Italia dall’India all’età di un anno, non essendo nata nel nostro Paese all’età di diciotto anni non ha potuto usufruire della finestra di un anno per dichiarare di voler diventare cittadina italiana.
Secondo l’attuale legislazione i canali per cui Sima può accedere alla cittadinanza italiana sono quelli richiesti ad un qualsiasi adulto arrivato in Italia: residenza legale sul territorio di almeno 10 anni o matrimonio.
Perciò, allo stato attuale, Sima non ha altra scelta che incontrare i requisiti per il rinnovo del permesso di soggiorno.
La storia di Sima è la storia di migliaia di giovani arrivati in Italia da piccoli che hanno vissuto, studiato e socializzato in questo paese e che a diciotto anni si scoprono stranieri in casa propria, ovvero oltre la frontiera rappresentata dalla cittadinanza italiana.
L’UNICEF Italia, attraverso la Campagna Io come Tu, si unisce al coro di voci che si è alzato per sollecitare una riforma dell’attuale legge sulla cittadinanza per i minorenni di origine straniera (L. 91/1992) e auspica che tale riforma sia orientata ai principi di superiore interesse del minorenne e di non discriminazione alla base della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
La storia di Sima è raccontata dal giornalista Roberto Bonzio sul suo sito www.italianidifrontiera.com, un progetto nato per raccontare storie di talento dell’Italia nel mondo e del mondo in Italia.
Ringraziamo Roberto e Sima per averci messo a disposizione la storia!