Rapporto UNICEF sugli adolescenti, progressi ma l'Africa resta indietro
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Negli ultimi 20 anni, gli adolescenti hanno beneficiato di importanti progressi nel campo dell'istruzione e della salute pubblica.
Tuttavia, secondo un nuovo rapporto UNICEF, le necessità di molti adolescenti vengono trascurate, e ogni anno più di 1 milione di loro perde la vita e decine di altri milioni non frequentano la scuola.
Il rapporto individua l’Africa Subsahariana come il luogo più pericoloso in cui vivere, per un adolescente. Il numero di ragazzi nella regione è ancora in crescita, e si prevede che entro il 2015 l'Africa registrerà il più alto numero di adolescenti al mondo.
In Africa subsahariana però appena metà dei bambini completa il ciclo della scuola primaria, e l'occupazione giovanile rimane bassa.
Il nuovo rapporto UNICEF “Progress for Children. A Report Card on Adolescents” mette in evidenza altre conseguenze allarmanti di un progresso diseguale tra gli 1,2 miliardi di adolescenti del pianeta (le Nazioni Unite definiscono l’adolescenza un’età compresa tra i 10 e 19 anni).
«Gli svantaggi imputabili alla povertà, all'appartenenza di genere o alla disabilità impediscono a milioni di adolescenti di realizzare il loro pieno diritto ad avere un'istruzione di qualità, a ottenere assistenza sanitaria, protezione e partecipazione» dichiara il Vicedirettore generale dell'UNICEF, Geeta Rao Gupta.
«Questo studio rafforza la nostra comprensione dei problemi che affliggono gli adolescenti più poveri e svantaggiati. È tempo di soddisfare i loro bisogni, non dobbiamo lasciarli indietro.»
Principali dati del rapporto
Ogni anno 1,4 milioni di adolescenti muoiono a causa di incidenti stradali, complicazioni dovute al parto, suicidi, AIDS, violenze e altre cause.
In Africa, le complicazioni della gravidanza e del parto sono la principale causa di morte per le ragazze tra i 15 ai 19 anni.
In un sondaggio effettuato nella Repubblica Democratica del Congo, il 70% delle ragazze sposate tra i 15 e i 19 anni ha detto di aver subito violenza dall’attuale (o ex) partner o coniuge.
Oltre un terzo delle donne tra i 20 e i 24 anni nei Paesi in via di sviluppo (Cina esclusa) si sono sposate prima di compiere 18 anni, e circa un terzo addirittura prima di avere 15 anni. In Niger, metà delle ragazze tra i 20 e i 24 anni ha partorito prima di aver compiuto 18 anni.
Globalmente, il 90% dei bambini in età scolare frequenta la scuola primaria. Nonostante i progressi a livello mondiale, il tasso di iscrizione alla scuola secondaria rimane comunque basso nei Paesi in via di sviluppo, soprattutto in Africa e in Asia, e numerosi alunni nella fascia di età della scuola secondaria frequentano di fatto le classi delle elementari.
L’Africa Subsahariana è la regione del mondo con i peggiori indicatori nell’istruzione secondaria. Globalmente, 71 milioni di bambini che dovrebbero frequentare la scuola media inferiore non vanno a scuola, e 127 milioni di giovani tra i 15 e i 24 anni sono analfabeti - per lo più in Asia meridionale e Africa Subsahariana.
Il rapporto dell'UNICEF sottolinea l'urgenza di realizzare programmi e politiche a sostegno dei diritti di tutti gli adolescenti. L'adolescenza è una fase critica dell'infanzia in cui il giusto investimento può interrompere il ciclo della povertà e portare vantaggi economici, sociali e politici a adolescenti, comunità e nazioni.
Gli adolescenti devono essere riconosciuti come veri agenti del cambiamento nelle loro comunità. Le politiche sociali, oltre a proteggere gli adolescenti e i bambini, dovrebbero anche fare leva sulla loro attitudine alla creatività, all'innovazione e all'energia per la risoluzione dei problemi che li riguardano.
Scarica il rapporto ''Progress for Children 2012 - A Report Card on Adolescents'' (in inglese)pdf / 2.47 Mb
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