L'Italia approva la Convenzione di Lanzarote contro la pedofilia
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«Accogliamo con favore la notizia dell'approvazione del ddl di Ratifica della Convenzione di Lanzarote», ha dichiarato Giacomo Guerrera, Presidente dell'UNICEF Italia. «
«La ratifica della Convenzione di Lanzarote approvata oggi è un passo avanti concreto in materia di protezione dei minori contro lo sfruttamento sessuale e l'abuso dei minori.»
La ratifica va nella direzione enunciata nel rapporto UNICEF del 2011 “Children Safety Online - Global Challenges and Strategies" in cui specie sul versante online l'UNICEF faceva emergere quattro linee-guida per proteggere gli adolescenti e i bambini dai pericoli collegati soprattutto a immagini pedo-pornografiche, adescamenti on line e bullismo e per creare un ambiente più sicuro per i bambini in rete come la responsabilizzazione dei bambini per proteggersi, la rimozione delle impunità per chi commette abusi, la riduzione della disponibilità e della possibilità di accedere in rete a situazioni di rischio e la protezione e supporto per le vittime.
Non dimentichiamo infatti che nel rapporto la Internet Watch Foundation specificava di aver identificato e intrapreso azioni contro 16.700 casi di contenuti web inerenti abusi sessuali su minori nel 2010.
L'età delle vittime è sempre più bassa il 73% sembra avere meno di 10 anni, mentre le immagini sono sempre più vivide e violente.
L'UNICEF Italia esprime soddisfazione in particolar modo per l'introduzione di nuovi reati quali quelli di adescamento di minorenni, di pedofilia e pedopornografia culturale, senza dimenticare che la Convenzione riscrive il reato di prostituzione minorile attraverso l'individuazione di ulteriori condotte sanzionabili e intervenendo sulla fattispecie (compimento di atti sessuali con un minorenne in cambio di denaro e altre utilità) da cui è eliminato il riferimento al necessario carattere economico dell'utilità scambiata o promessa.
Da oggi auspichiamo una sempre più stretta collaborazione tra gli Stati su questa materia e politiche sempre più forti in difesa dei bambini.