Siria, rapporto UNICEF: generazione perduta, 2 milioni i bambini colpiti

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11/03/2013

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Secondo un rapporto lanciato oggi dall'UNICEF, la violenza incessante, i massicci spostamenti di popolazione e i danni alle infrastrutture e ai servizi essenziali causati dal conflitto siriano rischiano di lasciare un'intera generazione di bambini segnata per tutta la vita
 
A due anni dall’inizio del conflitto in Siria, secondo il nuovo rapporto “Syria's Children: A Lost Generation?" (Bambini della Siria: una generazione perduta), i bambini stanno pagando il prezzo più alto delle violenze: oltre 2 milioni di essi sono colpiti dal conflitto; di questi più di 1.800.000 all'interno dei confini siriani e oltre 500.000 rifugiatisi in Libano, Giordania, Iraq, Turchia ed Egitto.
 

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«Milioni di bambini all'interno della Siria e in tutta la regione sono testimoni della scomparsa del loro passato e del loro futuro a causa delle macerie e della distruzione di un conflitto prolungato. Il rischio che diventino una generazione perduta cresce ogni giorno» ha dichiarato il Direttore dell'UNICEF Anthony Lake.

Un paese in ginocchio

Il rapporto - che fa il punto della situazione a due anni dall’inizio della crisi in Siria – sottolinea che nelle zone in cui i combattimenti sono stati più intensi, l'accesso all'acqua è diminuito di due terzi con conseguente aumento di malattie respiratorie e della pelle, mentre una scuola su cinque è stata distrutta, lesionata o adibita a ricovero per le famiglie sfollate.
 
Ad Aleppo, per esempio, solo il 6% dei bambini attualmente frequenta la scuola.Le classi che funzionano ancora sono composte in alcuni casi da oltre 100 alunni
 
Ospedali e ambulatori sono stati distrutti e il personale sanitario qualificato è fuggito. Nel frattempo, i bambini soffrono il trauma di vedere i membri della famiglia e gli amici uccisi e sono terrorizzati da rumori e scene di scontri.
 
«Esortiamo tutte le parti in conflitto a permettere di raggiungere senza alcuna limitazione i bambini colpiti dalle violenze, ovunque si trovino» ha aggiunto Lake. «Possiamo fare fronte alle crescenti necessità causate dalla crisi soltanto se riusciremo a portare gli aiuti di cui oggi c’è bisogno.» 
 

L'UNICEF in azione

Dall'inizio della crisi, la risposta dell’UNICEF e dei suoi partner si è focalizzata sulla fornitura di acqua potabile e servizi igienici e sanitari, programmi di protezione, istruzione e assistenza alle famiglie sfollate all'interno della Siria e ai rifugiati in tutta la regione.
 
Oggi, grazie al lavoro dell’UNICEF, 4 milioni di persone in Siria hanno accesso all’acqua potabile, mentre team sanitari mobili hanno contribuito a vaccinare 1,5 milioni di bambini contro il morbillo e la polio. Circa 75.000 bambini colpiti frequentano lezioni.
 
In Giordania, Libano, Iraq e Turchia, l'UNICEF assiste più di 300.000 bambini rifugiati con acqua potabile, servizi igienico-sanitari, istruzione, assistenza specialistica e protezione dallo sfruttamento e dagli abusi,
 
Tuttavia, questo grande impegno è minacciato da una grave mancanza di finanziamenti. Nel mese di dicembre 2012, l'UNICEF ha lanciato un appello per 195 milioni di dollari per aiutare i bambini siriani e le loro famiglie fino a giugno 2013. Ad oggi, l’appello è stato finanziato per meno del 20%
 

Come puoi aiutare i bambini nella Siria 

 Anche tu puoi contribuire a salvare la vita dei bambini con una donazione online oppure con uno degli altri modi per donare:

bollettino di c/c postale numero 745.000, intestato a UNICEF Italia, specificando la causale “Emergenza Siria”  
carta di credito online sul nostro sito oppure telefonando al Numero Verde UNICEF 800 745 000
bonifico bancario sul conto corrente intestato a UNICEF Italia su Banca Popolare Etica: IBAN IT51 R050 1803 2000 0000 0510 051, specificando la causale “Emergenza Siria"
- donazione presso il Comitato UNICEF della tua città (trova qui quello più vicino a te)

Documenti disponibili

Rapporto UNICEF ''Syria's Children: a Lost Generation?''pdf / 2.06 Mb

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11/03/2013

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