Grecia, rapporto UNICEF: cresce drammaticamente la povertà dei minori
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L'UNICEF Grecia ha presentato oggi il nuovo rapporto "La condizione dei bambini in Grecia 2013" realizzato in collaborazione con l'Università di Atene.
Il rapporto, che fa seguito a quello pubblicato nel 2012 e che sollevò scalpore e interesse in territorio ellenico e all'estero, presenta un quadro drammatico delle conseguenze che la perdurante crisi economica sta avendo sulle nuove generazioni.
Riassumiamo di seguito, in traduzione italiana esclusiva, i principali dati del Rapporto:
Povertà infantile
- L'indicatore di povertà o di "esclusione sociale" nel 2011 ha riguardato 597.000 bambini, cioè il 30,4%, con un incremento del 9,1% rispetto al 2010.
- La percentuale di bambini che vivevano in 'condizioni di accumulo di disagio multiplo', ossia con: famiglie colpite da povertà, da grave deprivazione materiale e da scarsità di lavoro, nel 2011, è pari al 3,5%; il numero è drammaticamente aumentato a 69.000 bambini rispetto ai 12.000 bambini nel 2010
- La persistenza della povertà nei bambini è in aumento in questi ultimi anni. L'aumento è soprattutto sentito nelle fasce di reddito più povere ed è stimato al 21,4% sulla base del 60% del reddito disponibile.
- La percentuale di bambini che vivono in famiglie in cui nessuno lavora è pari al 9,2% nel 2011 ed è aumentato di 2,9 punti percentuali tra il 2010 e il 2011.
- In Grecia, secondo gli ultimi dati del 2011, la povertà infantile ha avuto un piccolo aumento (0,7 punti), pari al 23,7%; il numero di bambini poveri è pari a 465.000.
Condizioni di vita e consumi
- Il 16,4% di tutti i minori vive in famiglie con grave deprivazione materiale, che corrisponde a 322.000 bambini; il numero è aumentato di 89.000 persone, con un aumento percentuale del 38,2% tra il 2010 e il 2011.
- Il corrispondente aumento percentuale tra il 2010 e il 2011 per la fascia di età 6-11 raggiunge il 46,7%. Il 50,8% delle famiglie con figli si dichiara impossibilitata a permettersi una settimana di vacanza.
- Il 37,2% lotta per pagare le bollette, le rate delle carte di credito e i prestiti;
- il 34,5% dichiara la propria difficoltà a poter coprire spese non programmate.
I bambini immigrati
- Nel 2011 sono stati concessi un totale di 549.604 permessi di soggiorno per gli immigrati in Grecia, il 21% di questi casi (115.319 persone) erano minori sotto i 14 anni; l’84,5% di questi bambini provengono dall’ Albania.
- Negli ultimi anni è cresciuto un flusso di emigrazione dalla Grecia verso l'estero. Dal 2008 sono emigrati dal paese 357.820 persone, di cui 52.299 hanno meno di 19 anni e 36.466 hanno meno di 14 anni, ossia rispettivamente il 14,6% e 10,2%.
- Per il 2011 sono stimate intorno a 29.000 le persone fino ai 19 anni e 21.000 bambini fino a 14 anni che hanno migrato da e per la Grecia; i bambini molto piccoli fino a 4 anni costituiscono un terzo del totale.
- I giovani arrestati per ingresso e soggiorno illegale in Grecia tra il 2006 e il 2012 ammontano a 83.487, una cifra che rappresenta il 10,6% di tutti gli immigrati clandestini arrestati.
- Le domande di asilo presentate da minorenni nel 2012 (510) mostrano una diminuzione significativa rispetto al 2008.
Sicurezza - Protezione e delinquenza minorile
- I bambini in Grecia appaiono più a rischio di incidenti rispetto alla media dell'Eurozona. Il tasso di mortalità da incidenti connessi al trasporto e al movimento nel 2010 per i ragazzi tra i 15 e i 19 anni era 17,8, mentre la media dei paesi UE è 9.2.
- La delinquenza giovanile è aumentata notevolmente - del 53,4% - soprattutto tra il 2010 e il 2011, mentre gli autori di reati di età compresa tra 9 e i 13 anni sono aumentati del 58%.
- La maggior parte dei delinquenti minorenni sono di sesso maschile (87,1%), mentre i due terzi sono stranieri. Le loro azioni non si riferiscono a un tasso del 72,2% per furti in cui sono direttamente coinvolti o complici. La maggior parte degli episodi delinquenziali si registra nella periferia dei centri urbani.
La salute dei bambini
- La percentuale di famiglie con bambini al di sotto della soglia di povertà che dichiarano la propria impossibilità ad includere nel menu di ogni giorno carne, pesce, pollo o verdure è passata dal 21,6% del 2010 al 44,3% nel 2011.
- Le famiglie con figli a carico che non riescono a soddisfare le necessità di riscaldamento sono aumentate dal 14,8% del 2010 al 19,3% nel 2011 e le famiglie povere con figli a carico dal 37,1% al 39,7% nei rispettivi anni.
- il 25,4% delle famiglie con bambini in Grecia sono esposte a problemi ambientali (inquinamento, contaminazione, ecc.) nella propria zona di residenza; la Grecia è al secondo posto in Europa per questa variabile negativa, e ben al di sopra della media dell’Unione europea (15%).
- la spesa sanitaria è scesa al 6% del PIL nel 2011 dal 7,4% del 2009, mentre per i servizi ospedalieri dal 3,6% al 3%. Queste restrizioni possono influenzare soprattutto gli strati economici più bassi, dove il 10,1% nel 2011, hanno dichiarato la propria incapacità a coprire le visite mediche.
Il diritto dei bambini ad un corretto sviluppo
- Negli ultimi anni l'aumento percentuale di individui che hanno completato l'istruzione secondaria e terziaria non ha determinato una regolare transizione nel mercato del lavoro. Il momento di transizione dalla scuola al mercato del lavoro, così come i tassi di occupazione delle persone che hanno completato l'istruzione secondaria / post-secondaria e terziaria, registrano uno scostamento significativo rispetto agli altri paesi UE
- Sono notevoli gli alti tassi di disoccupazione giovanile nell'età compresa tra 15-24 anni (55,3% nel 2012 e 64,2% nel mese di febbraio 2013) e percentuali ancora più elevate di bambini di età compresa tra 15-18 anni (61,3% nel 2012 ). I disoccupati nella fascia di età 15-18 anni sono il 73,2% (con un incremento di 35,1 punti percentuali).