Ancora una strage di minori migranti nel Canale di Sicilia, 'mare di morte'

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13/10/2013

«Esprimiamo sgomento e sconcerto per la nuova tragedia avvenuta venerdì sera - 11 ottobre 2013 - nel canale di Sicilia, in cui diversi bambini, sembra 10, hanno perso la vita. Ancora 10 bambini che si vanno ad aggiungere a migliaia di altri piccoli ‘invisibili’ che in questi anni sono morti nel Mar Mediterraneo, ormai sempre più un mare di morte, più che di speranza, per tante persone in cerca di protezione» ha dichiarato sabato il Presidente dell'UNICEF Italia, Giacomo Guerrera.

«Il nostro ringraziamento va alle nostre Forze dell’ordine che in questa, come in molte altre occasioni, sono tempestivamente intervenute per salvare migliaia di vite umane. 

Dobbiamo poter garantire ai migranti un’adeguata accoglienza, a partire da un arrivo in condizioni di sicurezza nel nostro territorio. A tutti i bambini - in particolare a quelli non accompagnati o separati dai loro genitori e ai richiedenti asilo - protezione e assistenza. 

Molti bambini che affrontano viaggi terribili per raggiungere il nostro paese  provengono da paesi instabili: ricordiamo il diritto dei bambini ad avere speciale protezione in caso di conflitti ed emergenze e la necessità di tutelare i loro diritti quando siano separati dalle famiglie o quando le loro famiglie siano sfollate, rifugiate, richiedenti asilo o migranti.»
 
L’UNICEF è impegnato nella tutela dei bambini in tutto il mondo, compresi i milioni di bambini migranti

Attraverso la cooperazione con altre Agenzie delle Nazioni Unite, con i Governi e con la società civile, l’UNICEF a livello nazionale ed internazionale mette a disposizione la propria esperienza per l’elaborazione di politiche orientate all’azione per la tutela dei bambini, degli adolescenti e delle donne coinvolte nelle migrazioni.

13/10/2013

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