Ucraina, mine e residuati bellici minacce mortali per i bambini
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31 marzo 2015 - Dal marzo dell’anno scorso, secondo l'UNICEF, almeno 109 bambini sono stati feriti e 42 uccisi da mine e ordigni inesplosi nei distretti di Donetsk e Lugansk, nell’Ucraina orientale.
Va rilevato che questi dati, forniti dal governo di Kiev, potrebbero non corrispondere al numero effettivo di bambini vittime di mine anti-persona e ordigni inesplosi nell’Ucraina orientale.
«Il numero dei bambini uccisi o mutilati da mine e ordigni inesplosi potrebbe essere significativamente più alto, se includessimo le aree che non sono sotto il controllo governativo» spiega Marie–Pierre Poirier, Direttore UNICEF per Europa Centrale e Orientale, che recentemente ha concluso una missione nell'est dell’Ucraina. «La mancanza di accesso a queste aree per è un grave ostacolo per gli operatori umanitari.»
A un anno dall’inizio del conflitto, molte comunità dell'Ucraina orientale sono state esposte a livelli estremi di violenza, incluso l’utilizzo di armamenti pesanti, i cui residuati sono rimasti nelle città e nei villaggi devastati dalla guerra.
Mine colorate come giocattoli
Il Servizio di Emergenza Statale del governo ucraino [l'ex Ministero per le emergenze] sta bonificando le aree controllate dal governo dalle mine e dagli ordigni inesplosi, nei distretti di Donetsk e Lugansk.
Finora 33.717 ordigni sono stati individuati e rimossi.
Le famiglie sfollate che stanno ritornando alle loro terre, abbandonate durante i bombardamenti, sono esposte ai rischi causati da materiali estremamente pericolosi, che devono ancora essere rimossi.
In particolar modo, i bambini corrono gravi rischi in quanto mine e ordigni a volte hanno colori vivaci e sono abbastanza piccoli da poter esser raccolte o calciate. I bambini possono essere attirati da questi oggetti, scambiandoli per giocattoli o oggetti di qualche valore, con tragici risultati.
L’UNICEF e le organizzazioni partner hanno lanciato una campagna informativa sul rischio delle mine nelle aree colpite dal conflitto in Ucraina, distribuendo a 500.000 bambini e alle loro famiglie informazioni indispensabili sui rischi delle mine e degli esplosivi in generale.
La campagna veicola messaggi stampati, video e digitali. Inoltre, 100 tra insegnanti e psicologi riceveranno formazione apposita sui rischi dovuti a mine.
«Fino ad ora, la consapevolezza e la comprensione, da parte della popolazione, dei pericoli posti da mine ed esplosivi utilizzati nel conflitto erano davvero scarse» prosegue Poirier. «Per questo stiamo lavorando con le organizzazioni partner per migliorare la conoscenza, nelle famiglie, sulle munizioni pericolose ancora presenti in molte comunità coinvolte dai combattimenti, in modo che i bambini e i loro genitori sappiano dove evitare di camminare e come proteggersi.»
1,7 milioni di bambini da aiutare
Almeno 5 milioni di abitanti, in Ucraina, fra cui 1,7 milioni di minori, sono state colpite in vario modo da questa crisi, mentre più di 1,1 milioni di persone sono sfollate all’interno del paese a causa delle violenze in corso.
L’UNICEF ha lanciato un appello internazionale per raccogliere 55,8 milioni di dollari, necessari per soddisfare i bisogni umanitari più urgenti di bambini e famiglie. Al momento la comunità internazionale ha donato solo 3,5 milioni di dollari, pari a poco più del 6% della somma richiesta.
Fra pochi giorni, il 4 aprile, si celebra in tutto il mondo la Giornata Internazionale per la sensibilizzazione e l'assistenza nell’azione contro le mine. La situazione in Ucraina è un severo monito per sottolineare che, nonostante i progressi a livello globale nella rimozione delle mine, i bambini e le comunità continuano ad essere vittime innocenti delle mine e degli esplosivi lasciati dalla guerra.
Nel 2013, l’ultimo anno per il quale sono stati registrati dati, a livello globale sono state 3.308 le vittime di mine e ordigni inesplosi. Questo dato comprendeva anche 1.112 bambini - 333 dei quali morti a seguito di ferite.
Tra i paesi in cui le mine hanno fatto vittime fra i bambini vi sono paesi in cui si consumano conflitti come Afghanistan, Sud Sudan e Yemen.
Il Trattato di Ottawa sul divieto delle mine, siglato nel 1997 e in vigore dal 1999, è stato ratificato da più di tre quarti degli Stati nel mondo, Ucraina inclusa. Il trattato proibisce la produzione, lo stoccaggio e l'impiego di mine antipersona. Nonostante il trattato abbia contribuito a ridurre il numero di incidenti e di vittime, la mine continuano a uccidere o mutilare migliaia di persone ogni anno.