Un viaggio all'origine delle migrazioni
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Corrispondenza dalla Giordania di Paolo Rozera, Direttore generale dell'UNICEF Italia
29 maggio 2015 - Finalmente si parte! Domani insieme al nostro portavoce Andrea Iacomini e al nostro capo ufficio stampa Luca Cappelletti, accompagnati da giornaliste di SkyTG24, Radio 24 e Gente partiremo per una breve missione in Giordania per visitare i campi profughi di Za'atari e Azraq.
Vi domanderete: perché? Semplicemente perché non ci si può continuare a disperare per i continui sbarchi sulle nostre coste senza comprendere cosa c'è dietro ogni sbarco, perché le persone affrontano i viaggi della speranza con mille difficoltà lasciando alle proprie spalle paura e terrore generate dalla guerra.
In Siria siamo entrati nel quinto anno di un conflitto che ha prodotto oltre 200.000 vittime, quasi 4 milioni di rifugiati e sradicato i bambini dalla loro terra, destabilizzando un'intera regione con conseguenze che arrivano dirette fino alle rive del nostro Paese.
È un conflitto che si può risolvere se la volontà politica di più parti si esprime in tal senso, se la comunità internazionale pone al centro del dibattito il tema della Pace.
Noi andiamo lì per documentare, capire, ascoltare e soprattutto per vedere i progressi fatti attraverso il lavoro dell'UNICEF grazie alla generosità dei nostri donatori e alla professionalità dei nostri operatori.
Ci sforzeremo di dare ampia comunicazione di tutto per tenervi aggiornati e fare pressione sui media affinché si continui a parlare della crisi siriana. State con noi e seguiteci, cercheremo di raccontarvi ogni giorno qualcosa di questo viaggio. Vi portiamo con noi!