Storia di un ebreo di provincia, di sua moglie, e dei suoi tre figli negli anni del fascismo - Edizioni Giuntina
Mercoledì 11 febbraio 2015, dalle ore 18, presso la Sala Imbeni del Comune di Bologna, si terrà la presentazione del libro I vicini scomodi di Roberto Matatia, ed. Giuntina.
L'iniziativa, promossa dal comitato provinciale per l'UNICEF di Bologna, si colloca nell'ambito delle manifestazioni organizzate per la Giornata della Memoria.
Il libro ripercorre la vita di una famiglia ebrea, quella dell'autore, nel periodo fascista: da benestanti, con tanto di villa a Riccione, accanto a quella di Mussolini, a perseguitati. La privazione dei diritti più elementari, di quei fondamenti civili che spesso si danno per scontati - la proprietà, l'istruzione, la stessa identità personale - fanno da filo conduttore a questa storia.
Un filo conduttore, quello dei diritti negati, che possiamo ritrovare anche oggi, purtroppo, nell’attualità di paesi più poveri o logorati da guerre e violenze, e che rientra negli impegni fondanti di UNICEF, ma che accomuna e ha trovato consenso anche presso le altre istituzioni coinvolte nell’iniziativa: Comune di Bologna, Istituto per la storia e la memoria del 900 Parri Emilia Romagna, Fondazione Scuola di pace Monte Sole.
Un'occasione questa, per sottolineare l'importanza di tener viva una memoria collettiva su eventi del passato e sui diritti, ma anche il valore di saper leggere episodi di attualità, che ci pongono di fronte al tema dei diritti fondamentali e della loro vulnerabilità, ancora oggi e anche in Paesi dove la dignità umana e le sue tutele sono considerate inalienabili.
Un percorso, questo, condiviso da UNICEF Bologna, Istituto Parri e Fondazione Scuola di Pace di Monte Sole proprio sulla base della consapevolezza che la memoria e i diritti di ognuno possono essere l'esempio per aiutare a costruire un futuro migliore, partendo dall'educazione delle nuove generazioni e dalla difesa dei più deboli.
Il ricavato dalla vendita del libro "I vicini scomodi" durante l'evento dell'11 febbraio, sarà devoluto a UNICEF per volontà dell'autore, il Dott Roberto Matatia.