Crotone: convegno sui diritti dei bambini e degli adolescenti: Il diritto al gioco
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La Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia fu approvata il 20 novembre 1989.
Sancisce, in maniera chiara, quali sono gli obblighi della comunità internazionale nei confronti dell’infanzia. Stabilisce anche il diritto al gioco per tutti i bambini, anche a coloro che hanno una disabilità motoria, sensoriale ed intellettiva. Un diritto che non sempre viene rispettato. L’articolo 31 della Convenzione sui diritti dell’ infanzia, emanata dall’ONU il 20 novembre 1989, sancisce il diritto al gioco e richiama tutti gli adulti ad adoperarsi perché sia soddisfatto.
Del diritto al gioco dei bambini si è discusso, questa mattina, nel corso di un interessante convegno organizzato dal Comitato Provinciale Unicef di Crotone in collaborazione con l’Ambito Territoriale di Crotone-Ufficio Educazione Fisica e Sport e Salute Calabria, in occasione della celebrazione della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, nella Sala Conferenze dell’IIS Lucifero/Ciliberto . “Parlare di diritto al gioco” – ha sostenuto la presidente provinciale di UNICEF Crotone, Giusy Regalino – significa dare ai bambini l’opportunità di stare insieme, di divertirsi e allo stesso tempo di praticare sport”. In molti angoli del mondo ci sono bambini a cui non è garantito il diritto alla nutrizione, una vera minaccia per la loro vita. Questa – ha sostenuto Giusy Regalino – è l’occasione per presentare la campagna che UNICEF sta portando avanti. “Dona cibo salvavita”. Con un euro si garantisce ad un bambino 3 pasti terapeutici che contengono tutti i nutrienti di cui un bambino necessita per vivere.
Dell’inserimento nella scuola italiana di un docente esperto che si occupa dell’educazione motoria a partire dalle quinte classi ha parlato Santino Mariano Docente Referente di Ed. Fisica e Consulta Studentesca A.T. Crotone.
Mariano ha evidenziato che il coordinamento ha organizzato oltre 20 manifestazioni nella scuola primaria per mettere in evidenza la novità istituzionale del docente esperto di educazione motoria, con tanto entusiasmo e alcune criticità legate alla mancanza di spazi. “Bisogna partire dal gioco perché attraverso il gioco si promuove l’attività sportiva”, ha sostenuto Walter Malacrino, segretario regionale di “Sport e salute”. Malacrino ha evidenziato che “Sport e Salute” opera in direzione della promozione sportiva nel mondo scuola. “Noi, – ha proseguito – siamo presenti col progetto “Scuola attiva Kids Junior” . Attraverso il gioco avviamo le giovani generazioni all’attività sportiva, perché “Sport e salute” ha tra gli obiettivi quello del benessere psicofisico e, soltanto attraverso l’attività sportiva e quindi il gioco, si può raggiungere il benessere psicofisico.
All’evento ha preso parte anche il sindaco di Crotone Vincenzo Voce che ha parlato dell’impegno della sua amministrazione affinché Crotone torni ad essere “la città dello sport”.
"Dopo aver riaperto e affidato tutte le strutture sportive, che avevamo trovato chiuse, oggi stiamo lavorando alla programmazione, attraverso i fondi del PNRR, di nuove strutture sportive perché attraverso lo sport si tolgono i ragazzi dalla strada e dalla possibilità che cadano nelle mani della ‘ndrangheta e nella droga”.
Di grane interesse anche le relazioni di Teresa Iona, Ricercatore di Metodi e Didattiche delle attività motorie che ha parlato del “Gioco come strumento pedagogico”; Antonio Suranna, Docente specialista di educazione motoria 5^ classe di scuola primaria , che ha relazionato sul “Gioco nella Scuola Primaria tra novità e prospettive” e di Simona Caparra, Docente IC “Filottete” Scuola Ambasciatrice Unicef Cirò M – Scuola Amica Unicef, un progetto nato per favorire la conoscenza e l’attuazione della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza nel contesto educativo.
Soddisfatto per il dirigente scolastico Girolamo Arcuri che ha rimarcato il bisogno del territorio crotonese di strutture, palestre, spazi e logistica. A tale proposito a invitato gli enti a non lasciarsi sfuggire l’occasione fornita dal PNRR poiché rappresentano un’opportunità importante per evitare che le opportunità siano negate alle generazioni future.