Alla Giornata mondiale dei Bambini che si è svolta allo Stadio Olimpico a Roma sabato 25 maggio erano presenti anche i bambini delle Marche, su adesione dei Comitati Provinciali UNICEF di Ancona e Ascoli Piceno, organizzati per iniziativa del Comitato Italiano UNICEF.
Per il Comitato di Ancona hanno partecipato alunni, volontari UNICEF e insegnanti dell’Istituto Comprensivo Margherita Hack di Ancona, dell’Istituto Comprensivo di Polverigi, dell’I.C. di San Marcello, dell’ I.C. Carlo Urbani di Jesi (con Santa Maria Nuova), di quello di Arcevia.
Per il Comitato di Ascoli Piceno sono arrivati a Roma bambini, volontari, docenti della Scuola primaria Falcone Borsellino di Colli del Tronto, e della Scuola secondaria di primo grado Sacconi di San Benedetto del Tronto.
Tanta l’emozione e la gioia di ritrovarsi ad ascoltare le parole di Papa Francesco che ha dato il calcio d’inizio, oltre che a un simbolico incontro di calcio, a un evento che si ripeterà per dare voce ai Bambini di tutto il mondo.
Tante volte è risuonata nello Stadio gremito la parola Pace: nelle testimonianze di bambini proveniente dalle zone dove la loro vita è in pericolo a causa dei conflitti, nelle parole del Papa che ha richiamato all’impegno per gesti concreti di fratellanza.
Secondo i rapporti dell’UNICEF oggi 400 milioni di bambini – ovvero circa 1 bambino ogni 5 – vivono o fuggono da zone di conflitto, in luoghi come Gaza, Haiti, Repubblica Democratica del Congo, Sudan, Ucraina e Yemen. Molti vengono uccisi, feriti o subiscono forme estreme di violenza. Perdono familiari e amici e l’accesso a servizi essenziali, fra cui l’istruzione.
Inoltre, a livello globale, più di 1 miliardo di bambini vive attualmente in Paesi che sono a "rischio estremamente elevato" per gli impatti del cambiamento climatico.
La Giornata mondiale dei Bambini ha rappresentato un evento che ha avuto i Bambini protagonisti, che ha visto l’incontro di culture e nazionalità diverse, che ha lasciato nella mente e nel cuore di chi ha partecipato la speranza e la fiducia che il mondo può e deve cambiare perché la vita di ogni bambino sia tutelata, protetta, migliorata.