I bambini, il cinema, la guerra “Come raccontare i conflitti ai più piccoli e come i film li rappresentano”
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Il 12 luglio 2024 abbiamo presentato un lavoro ambizioso … un lavoro tuttora d’attualità visto che si è parlato di guerra e di bambini che loro malgrado sono implicati nei conflitti.
“I bambini, il cinema, la guerra” questo il titolo che abbiamo dato alla conferenza in cui abbiamo potuto riflettere sulle modalità del racconto di guerra ai più piccoli e sul modo in cui vengono rappresentati nei film di ieri, di oggi e perché no, su quelli che verranno.
Abbiamo scelto un mix ambizioso di rappresentazioni cinematografiche: da Stevens a Malle, dal Monello di Chaplin a Truffaut, da Benigni fino all’ultimo Pinocchio di Garrone. Una serie suggestiva di sequenze, frammenti di pellicole che sono stati proiettati con i bambini protagonisti.
L’evento è stato organizzato in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti, l’Ordine degli Psicologi delle Marche e con il patrocinio del Comune di Pesaro. Il relatore che non finiremo mai di ringraziare per la sua disponibilità e soprattutto professionalità è stato Massimo Baronciani, responsabile dell’associazione “Cultura Identità”; prezioso anche l’intervento di Katia Marilungo, presidente dell’Ordine degli psicologi.
Anche il moderatore, prof. Antonio Astuti, si è distinto per la sua serietà.
Molto apprezzato anche l’apporto dato dal Presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Dott. Franco Elisei per il suo costante supporto al Comitato.
Si è parlato di innocenza perduta, di fantastico, di sovrannaturale e di guerra. Conflitti drammatici che lasciano un inevitabile segno nei piccoli e che richiedono anche delicatezza nel rappresentarli. “Raccontare la guerra ai bambini- spiega Katia Marilungo- è una questione delicata e complessa che richiede sensibilità e attenzione. E’ necessario dare risposte sincere e non evasive, ma prima di tutto si deve avere un’adeguata comprensione di quello che i bambini già sanno e soprattutto le motivazioni sottostanti di alcune domande che fanno. Ma la cosa più importante è quella di non bloccare mai l’espressività delle loro emozioni”.
Massimo Baronciani ha sviluppato invece il rapporto tra cinema e infanzia mediante una lettura interpretativa di importanti pellicole che hanno contraddistinto la storia del cinema: dal “Diario di Anna Frank” a “La vita è bella”, dal “Monello” ad “Arrivederci ragazzi”, da “I 400 colpi” a “Stand by me”, “Il Mago di Oz” e “Il sesto senso” fino a “Pinocchio”.
La conferenza, inoltre, ha messo in evidenza il rapporto tra letteratura e cinema con specifico riferimento alla rappresentazione del mondo dei bambini sul grande schermo e le fonti scritte.
E’ stato un momento piacevole e di profondo coinvolgimento emotivo che vale la pena di replicare anche in altri contesti.
In occasione dell’evento è stato presentato anche il Pigotto “Il Monello”, da collezione per la raffinatezza della manifattura.