Domande e Risposte su Emergenza Ucraina
QUAL'È L’AZIONE DI UNICEF IN UCRAINA, PER RISPONDERE ALL’EMERGENZA?
L’UNICEF opera a stretto contatto con UNHCR (è l’organizzazione ONU per i rifugiati), con la Croce Rossa e altri partner, sia in Ucraina sia nei paesi confinanti, al fine di fornire soluzioni immediate alle emergenze e per garantire strategie di risposta ai bisogni. UNICEF è presente in Ucraina sin dal primo giorno di emergenza: qui sono attivi 47 team mobili che si occupano di fornitura di beni di prima necessità (come: coperte, acqua potabile, medicinali, kit di primo soccorso, ma anche giocattoli e kit scolastici) e di supporto psicologico, rivolto in particolare a bambine, bambini e adolescenti.
In Ucraina sono già state consegnate quasi 900 tonnellate di aiuti umanitari e medicinali, anche a 20 ospedali presenti nelle province di Kiev, Cernihiv, Donetsk e Kharkiv. Siamo altresì presenti nei paesi limitrofi: Polonia, Romania, Moldavia, Ungheria e Repubblica Ceca, attraverso il sistema dei Blue Dots che sono spazi sicuri a misura dei bambini, individuati appena superato il confine e volti alla prima accoglienza e al supporto psicologico dei rifugiati.
QUALI SONO I NUMERI DELL’EMERGENZA E QUAL’È L’IMPATTO SU BAMBINI E FAMIGLIE?
Dei 16 milioni di persone che avranno necessità di assistenza umanitaria, 2,9 milioni sono bambini e adolescenti sotto i 18 anni. Tra coloro che fuggono, sono molti, troppi, quelli separati dai loro genitori o familiari e non accompagnati. La paura provata, l’aver assistito a episodi di violenza, l’aver perso i propri cari, l’aver dovuto lasciare la casa e i punti di riferimento in modo improvviso e drammatico, può avere conseguenze anche molto gravi sulla salute mentale sia dei bambini sia delle loro famiglie.
l dati sono aggiornati, costantemente, al link:
https://data2.unhcr.org/en/situations/ukraine
E L’EUROPA?
L’Europa, per la prima volta nella storia, ha attivato una direttiva, approvata nel 2011, che permette in casi eccezionali di concedere una protezione temporanea a popolazioni in particolare stato di bisogno.
COME POSSIAMO AIUTARE UNICEF, VISTO CHE NON RACCOGLIE BENI IN NATURA?
Chi pensa di poter realizzare in prima persona un trasporto di beni deteriorabili direttamente nei principali posti di transito, rischia di causare problemi di stoccaggio e di creare confusione. Per questo è consigliabile rivolgersi a organizzazioni già attive per la raccolta, che lavorano in rete con soggetti presenti in prima linea.
L’UNICEF non organizza raccolte di generi alimentari, medicinali o altro da inviare sul campo. Organizzare queste raccolte comporterebbe per noi costi elevati di trasporto e logistica e non garantirebbe una corrispondenza tra ciò che viene inviato e ciò che si rende necessario sul campo, in un dato momento.
Per questo partecipiamo o attiviamo donazioni e raccolte fondi che, consentendoci di effettuare acquisti ai costi più convenienti, rendono possibile al nostro personale, presente sul campo, di organizzare gli aiuti in modo flessibile, rapido ed efficiente, in base alle effettive necessità.
IN QUESTO FRANGENTE COS’ALTRO FA UNICEF, IN ITALIA?
In Italia, per rispondere all’emergenza Ucraina, UNICEF mette a disposizione competenza organizzativa e relazioni internazionali per garantire il coordinamento con le Istituzioni competenti, con le altre Agenzie delle Nazioni Unite e con le Organizzazioni della società civile, al fine di favorire la risposta umanitaria, mirata in particolare all’interesse dei bambini. Inoltre stiamo organizzando, nei punti di confine, dei supporti immediati ai principali punti di transito e di arrivo (Valico Fernetti, a Trieste, e Valico Tarvisio, a Udine).
Un altro compito di UNICEF consiste nell’assicurare attenzione e cura ai minori ucraini, anche dopo la fase dell’emergenza, quando, come spesso avviene, la corsa alla solidarietà tende, piano piano, ad affievolirsi e a interrompersi.
SONO POSSIBILI L’ADOZIONE E L’AFFIDO?
Nessun bambino dovrebbe vivere un conflitto o essere costretto a lasciare la sua casa! In Italia, in attesa di potersi ricongiungere con la propria famiglia, il minore rifugiato è preso in carico dai servizi sociali. In alternativa sono previsti due diversi istituti: quello dell’Adozione e dell’Affido.
Adozione. La dispersione, in seguito a un’emergenza, non deve portare ad accelerare le adozioni internazionali in quanto i bambini separati dai loro genitori in questi frangenti eccezionali, non sono orfani (fino al momento in cui non sia, purtroppo, dimostrato) e non sono dunque “adottabili”: per loro si deve sempre cercare di risalire a parenti vicini. UNICEF supporta le adozioni internazionali in conformità con i principi della Convenzione dell’Aja del 1993 sulla protezione dei minori e sulla cooperazione.
Affido. Fino al momento in cui non sia possibile il ricongiungimento familiare, l’UNICEF propone l’affido familiare come alternativa all’accoglienza nei centri. L’affido è una misura di supporto temporanea, che può essere attivata in attesa che il minore abbia la possibilità di essere ricongiunto con i propri familiari. È importante che i meccanismi previsti per la selezione, il monitoraggio e la supervisione della famiglia vengano garantiti, senza eccezioni, al fine di non mettere i minori in situazioni di rischio o le famiglie in situazioni che non sarebbero in grado di gestire.
Per saperne di più:
https://www.cnca.it/terreferme/
SENTO PARLARE DI “TUTOR” E DI “MENTORING”, DI CHE SI TRATTA?
Per chi vuole attivarsi a favore delle persone straniere in ingresso nel nostro paese esiste anche la possibilità, in relazione ai minori, di diventare tutore di minori stranieri non accompagnati, o di attuare un percorso di mentoring, per supportare la crescita personale di adolescenti e l’inclusione sociale di minorenni e di famiglie. È possibile trovare informazioni…
… per diventare tutore:
https://www.garanteinfanzia.org/come-diventare-tutore-volontario-0
… per diventare mentore:
https://refugees-welcome.it/fianco-a-fianco/
POSSO ESSERE ANCH’IO UN VOLONTARIO UNICEF SUL CAMPO?
È importante considerare, prima di attivarsi, che l’attività di volontariato in contesti di emergenza, richiede comunque preparazione fisica e tecnica, attitudine e capacità di gestione dello stress. Sono requisiti necessari per poter supportare persone che hanno vissuto e dovranno affrontare gravi o gravissimi fatti traumatici e perdite, personali o di familiari. Una persona non preparata tecnicamente ed emotivamente allo stress in condizioni d’emergenza, può fornire informazioni non complete o, peggio, sbagliate; può creare agitazione, mostrando eccessive reazioni emotive e venendo ad allarmare ulteriormente bambine/i, minori, anziani, uomini o donne già provati psicologicamente. UNICEF Internarnational e UNICEF Italia sono già presenti sul campo con il proprio staff organizzativo e non gestiscono l’invio di volontari all’estero.
Di questo si occupa il programma: U.N.V.– United Nations Volunteers.
Per candidarsi o per maggiori info:
https://www.unv.org/unv-emergency-response-ukraine
In ambito locale chi fosse interessato può diventare un volontario attivo per UNICEF ed essere coinvolto in operazioni di promozione (advocacy) dei messaggi UNICEF e di raccolta fondi.
Chi volesse informazioni ci scriva o ci chiami. Saremo lieti di rispondervi. A Pisa, come nelle altre sedi provinciali, i volontari del Comitato Provinciale UNICEF sono a disposizione per ogni chiarimento, per accogliere proposte e per indicare come dare una mano o fare donazioni. Con la causale “Emergenza Ucraina” tutti possono fare una donazione, di qualunque importo, anche modesto: per chi ne riceverà gli effetti sarà sempre un gesto importante, così com’ è per chi dona.
In alternativa, chi lo vorrà potrà accedere alla nostra pagina di raccolta fondi legata all'Emergenza in Ucraina: https://www.retedeldono.it/it/comitato-unicef-pisa/emergenza-ucraina
Infine rendiamo noto che alcuni esercizi commerciali, condividendo le nostre finalità, si sono resi generosamente disponibili a esporre le nostre bambole di pezza: sono le famose Pigotte, realizzate da volontarie e da amiche. Alcune Pigotte hanno i colori della bandiera Ucraina e tutte concorrono ai programmi internazionali UNICEF di sostegno sanitario ai minori e alle loro famiglie.
Adotta o regala anche tu una Pigotta e, se non la trovi, chiamaci o scrivici!
I recapiti del comitato di Pisa:
Tel. 335 5337758 / comitato.pisa@unicef.it / www.unicef.it/pisa
IBAN: IT16Q0103014000000004018837
intestato a Comitato italiano per l'UNICEF - Fondazione Onlus;
causale "Emergenza Ucraina"
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