19 dicembre 2018 - L’“Associazione Donne 99” di Tito, l’Amministrazione Comunale e il Comitato Provinciale Unicef di Potenza premiano i ragazzi della scuola media che hanno approfondito la nostra Costituzione.
Martedì 18 dicembre, alle 18,00, la biblioteca “Don Domenico Scavone” di Tito accoglie i giovani della classe III B della scuola media che sono quest’anno alle superiori che hanno vinto il concorso indetto dall’Associazione “Donne 99” di Tito per il loro lavoro sulla nostra Costituzione. Con loro i ragazzi che quest’anno frequentano la seconda media che hanno valorizzato il patrimonio ambientale della città con una ricerca su luoghi poco noti del territorio di Tito intitolata “La fonte dei desideri”.
Luisa Salvia la presidente dell’associazione ha preparato con cura la serata. Su un tavolo le pigotte che la scuola dell’infanzia “Rodari” di Tito ha preparato per l’Unicef. E con le bambole di pezza che salvano la vita di tanti bambini, dolci natalizi preparati con cura dalle socie che sono arrivate numerose e accolgono gli invitati con calorosa premura.
Introduce l’assessore Fabio Laurino che dichiara di essere particolarmente soddisfatto per la qualità dei lavori dei ragazzi. ”Lo studio della Costituzione da parte delle giovani generazioni rende il messaggio di uguaglianza e libertà della nostra Carta attuale e vivo.”
Mario Coviello, presidente del Comitato Provinciale Unicef di Potenza, che ha il compito di condurre la serata, ricorda che l’Unicef quest’anno ha celebrato in molte scuole della provincia di Potenza con incontri, mostre, flash mob, il 70 anniversario della “Dichiarazione dei diritti dell’uomo”. ”Il filmato che doniamo all’Associazione e ai giovani vuole conservare nel tempo la memoria del lavoro pregevole che i ragazzi hanno realizzato.”
Luisa Salvia ringrazia i ragazzi e le loro docenti e sottolinea che “questo scambio tra le generazioni rende viva Tito, ed è segno di speranza per un futuro nel quale una generazione consapevole dei propri diritti può fare il bene di tutta la comunità.”
Maria Anna Fanelli, presidente dell’ANDE di Basilicata, con l’aiuto di foto del catalogo “La democrazia paritaria: da un diritto all’esercizio del voto” che ha curato e presentato con una mostra itinerante in tanti comuni della Basilicata, ha raccontato la lotta che le donne, in Italia e in Basilicata, hanno portato avanti per conquistare il voto e la parità con gli uomini. ”La recente approvazione della nuova legge che garantisce la parità di genere nel consiglio regionale di Basilicata che si andrà ad eleggere, è l’ultima, importante conquista che l’ Associazione Nazionale Donne Elettrici porta avanti.”
Anna Maria Riviello, che ha fondato in Basilicata l’Unione Donne Italiane e che è stata consigliere regionale, presenta le donne che hanno fatto parte dell’Assemblea Costituente e raccomanda ai giovani di realizzare nella pratica quotidiana, con i loro comportamenti, la parità, l’uguaglianza, il rispetto tra uomini e donne.
La professoressa Debora Riso con i suoi alunni illustra il lavoro che ha realizzato sulla Costituzione. I grandi cartelloni colorati sono attaccati ad una parete e con piccole finestre che si aprono i ragazzi spiegano il passaggio dallo Statuto Albertino alla nostra carta Costituzionale. In uno su dodici finestre, chiuse da un nastrino con il verde, bianco e rosso della bandiera italiana, sono scritti gli articoli della Costituzione. Fa bene al cuore l’amore con il quale questi giovani, che sono il nostro futuro, ci invitano a credere e a difendere i valori della democrazia, della libertà, dell’uguaglianza. Intanto scorrono su uno schermo le immagini del video, curato dall’Unicef, della giornata nella quale i giovani a maggio sono stati premiati per aver vinto il concorso indetto dall’Associazione “Donne 99” e che contiene anche il corto che l’alunno Dolce ha realizzato con immagini d’epoca.
Il sindaco Graziano Scavone ricorda il lavoro che l’Amministrazione Comunale ha portato avanti durante il suo mandato per garantire il diritto all’istruzione, all’uguaglianza, alle pari opportunità. “Sono orgoglioso di affermare che abbiamo sempre voluto rendere Tito una città che accoglie, che si preoccupa di garantire la qualità della vita dei suoi cittadini. La vivacità culturale, la ricchezza del nostro tessuto associativo è la dimostrazione del lavoro qualificato che abbiamo portato avanti in questi anni.”
Tutti in piedi i presenti, giovani e meno giovani, uomini e donne, cantano “Fratelli d’Italia” e ribadiscono che la nostra Carta costituzionale tutela e promuove i diritti umani inalienabili, per sostenere i più deboli, per garantire lo sviluppo delle capacità e attitudini di lavoro, morali, spirituali, di ogni persona.