3 gennaio 2019 - Tra storie, volti e luoghi, un’immersione negli angoli più profondi dell’essere umano: le migrazioni si raccontano in tutta la loro complessità, trovando nel volto umano il paesaggio più bello e commovente.
Venerdì 4 gennaio 2019, alle ore 21,00, presso il cinema Due Torri di Potenza, il Comitato provinciale UNICEF presenta, con ingresso libero, in anteprima nazionale “Sottopelle”, il docufilm di Giuseppe Russo che racconta gli immigrati, ospiti nelle strutture di accoglienza di Tito e Rionero.
Si tratta di un lavoro prezioso e intenso, che prova a mettere a fuoco i problemi, le sofferenze, le contraddizioni, ma anche le qualità e le potenzialità tutt’oggi inascoltate dell’essere umano.
Il film si struttura in una serie di interviste, nelle quali persone provenienti da culture e Paesi differenti (sempre riprese in primo piano e davanti a un drappo nero) raccontano il viaggio nel deserto, le sofferenze atroci subite in Libia, l’approdo in Italia, le speranze per il futuro.
Nel corso del 2019 Giuseppe Russo, volontario del servizio civile del Comitato Provinciale UNICEF di Potenza, ha incontrato minori stranieri non accompagnati e famiglie di immigrati che vivono a Rionero e a Tito, ospiti rispettivamente delle cooperative ARCI e Mimosa.
Da “Sottopelle “emerge un collage emotivo, esistenziale, in cui nelle rughe, negli occhi, nelle espressioni di ogni donna e uomo si scorge una luce, un significato profondo, che rischiara non solo la vita della persona intervistata ma anche quella dello spettatore. Si tratta di un dialogo vis-à-vis, grazie al quale il tempo dell’altro, dello sconosciuto, del diverso, dell’in-colto si trasforma in un dialogo che inaugura una relazione non più dominata da logiche di potere e dominio, bensì di prossimità e comunanza.
“Sottopelle” è un “film-corpo” che restituisce all’umanità una corporeità emotiva, violentata, frammentata, divisa, composta da modi di vita e di pensiero che costituiscono gli organi di uno stesso corpo, di un medesimo orizzonte.
Nonostante le disuguaglianze sociali, culturali e ambientali Famakan, Demba, Omar, Queen, Bintou, Momomdoo, Makan, Douda, Mady e le famiglie di Mariam e Stanley, nei primi piani di Giuseppe Russo sono persone, anime che raccontano con parole meditate la loro indicibile sofferenza. Così ciò che accomuna tanto i protagonisti del film quanto lo spettatore sono le tonalità emotive, i sentimenti e l’esistenza stessa.
In questi termini “Sottopelle” rivela la propria essenza politica, la necessità della testimonianza e della denuncia proprio all’inizio di questo nuovo anno che ha bisogno di uomini di buona volontà che sappiano accogliere la diversità come ricchezza.
“Sottopelle” non solo commuove, nella sua accezione più sincera e cristallina, ma eleva il pensiero emotivo al di sopra di ogni colore, cultura o nazione.
Per questo “Sottopelle” è un appuntamento da non perdere.
Vi aspettiamo.
Mario Coviello, Giuseppe Russo, Anna Maria Giambrocono