9 dicembre 2019 - La scuola primaria di San Fele con #Unicef Potenza riflette sulla costruzione delle proprie relazioni.
Scuola Amica Unicef, per il secondo anno consecutivo realizza nella scuola primaria di San Fele dell’Istituto Comprensivo di Atella, percorsi di alfabetizzazione alle emozioni. L’obiettivo è di far crescere in ciascuno la competenza empatica, la capacità di “sentire” gli altri, per prevenire il bullismo e il cyberbullismo. La coordinatrice del plesso la maestra Maddalena Girardi, referente UNICEF della scuola, con la professoressa Sabrina Fezzuoglio per la scuola media, aiuta Mario Coviello, presidente Unicef di Potenza, a realizzare i laboratori previsti dal percorso “ Non perdiamoci di vista”.
Dopo “La scatola delle emozioni” e “Presento me stesso”, mercoledì 4 dicembre dalle 8,30 alle 12,15, i circa sessanta alunni della scuola primaria, con i docenti Maddalena Gerardi e Petrino Angelo per prima e seconda, Gerardina Petrino e Mauro D’Errico con la terza, con la quarta Gerardina Tronnolone e Carmen Graziano, e Giovanni Pierro con la quinta, hanno portato avanti tre laboratori dal titolo “Presentiamo le nostre emozioni”.
Seduti in cerchio hanno ricevuto tre bigliettini sui quali sono stati invitati a scrivere, in assoluto anonimato, una cosa che li fa star bene, una che fa loro paura, e una che li annoia o che li fa stupire.
In un silenzio religioso hanno cercato un angolino tranquillo e piccoli e grandi hanno scritto e riposto in una scatola al centro del cerchio i loro foglietti ripiegati in quattro.
I fogli sono stati rimescolati e ciascuno, a turno, ha letto un biglietto a caso.
“Mi annoio quando piove e quando un mio amico non mi considera…Mi annoio quando non leggo un libro, quando non ho niente da fare…quando non c’è connessione a internet, ho tantissimi compiti da fare e non mi funziona la play station per giocare… quando la maestra lascia troppi compiti…mi annoio quando mio fratello si prende il mio tablet e non me lo vuole più dare…quando gioco da sola….quando non c’è il mio amico…quando sono sola in casa…
“Mi arrabbio quando mi rubano la nutella…quando i miei genitori non ascoltano quello che dico…mi arrabbio quando non capisco quello che spiega la maestra…se qualcuno mi dà fastidio…. mi prende in giro…mi picchia senza motivo… mi arrabbio se non mi rispettano…. quando mi parlano alle spalle.
"Sono felice quando gioco con il mio cane…con gli amici…quando non sto da solo…quando riesco a fare una cosa difficile… quando vado a fare shopping con mamma….quando gioco con papà..."
Tutti i ragazzi ascoltano attenti, cercano di indovinare chi ha scritto, si ritrovano nei compagni… E poi, prendendosi per mano confessano che sono stati bene perchè hanno condiviso paure e gioie, perchè hanno conosciuto meglio i compagni, i maestri e le maestre…
Subito dopo si ricorda con gadget, la consegna di passaporti dei diritti che si celebra il 30° anniversario dell’approvazione della Convenzione ONU sui diritti del bambino e del fanciullo. E ancora una volta mettono al primo posto il diritto al gioco, ad essere ascoltati, a partecipare alle decisioni in famiglia e a scuola.
E’ il tempo di scaricare la tensione: si balla, si canta, e grandi abbracci chiudono gli incontri che lasciano nell’aria una scia di sorrisi..
“Alla prossima volta ragazzi e… grazie, grazie, grazie… perchè siamo cresciuti insieme questa mattina.”