"Diamo più Vita ai giorni" con gli Amici dell’Hospice dell’Ospedale San Carlo di Potenza
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18 dicembre 2017 - Rachele Spera è un’insegnante volontaria dell'UNICEF di Potenza. Con lei il presidente del Comitato Provinciale Mario Coviello ha mosso l’anno scorso i primi passi. E’ stata Rachele che ha invitato l’UNICEF a partecipare alla “Festa del volontariato” che l’Istituto Comprensivo “Busciolano” di Potenza aveva organizzato e da allora Coviello e Anna Maria Giambrocono, responsabile area volontari, hanno incontrato migliaia di alunni delle scuole della provincia di Potenza per parlare dei diritti dei bambini da zero a 18 anni, per raccogliere fondi che aiutano milioni di bambini nel mondo a non morire per malattie, fame, guerra.
A metà ottobre 2017, quando è partita la campagna “Pigotta” 2017, Rachele ha proposto di creare la bambole di pezza dell’UNICEF con gli “Amici dell’Hospice San Carlo Onlus” che è un’associazione che non nasce da un’idea… ma da un Sogno… Cecily Saunders, fondatrice degli Hospice, diceva: “Non preoccupiamoci di aggiungere più giorni alla vita… ma di dare più Vita ai Giorni”… ecco il nostro Sogno! L’ associazione nasce nel 2008, proponendosi di aggiungere ”Più Vita ai Giorni” di tutte le persone che “vivono” l’hospice: pazienti, familiari e gli stessi operatori socio-sanitari, e di farlo operando con un gruppo di volontari, opportunamente formati, dedicati all’interno del reparto ad attività di Terapia Occupazionale e Terapia del Sorriso.
E quale modo migliore di impiegare il tempo che creare, partendo dalle sagome, dall’ovatta e dalle carte d’identità che la Foxy fornisce, bambole di pezza che vengono vestite con stoffe, ricami, velluti riciclati. Per otto giorni alla settimana, compreso il sabato e la domenica per almeno due ore al pomeriggio, i volontari dell’Hospice con le loro pazienti hanno imbottito le pigotte, disegnato i cartamodelli, cucito i vestitini, le gonne, i pantaloni. Le cure palliative non sono inutili, “pallium” in latino significa mantello, protezione. Queste cure aiutano a controllare il dolore e i problemi psicologici, sociali e spirituali che ne derivano, migliorano il più possibile la qualità della vita sia dei pazienti che delle loro famiglie.
Occupare il tempo per salvare la vita di un bambino “adottando“ con 20 euro una pigotta che assicura vaccinazioni, medicine, cibo a milioni di bambini in pericolo di vita nel mondo da 20 anni, aiuta sentirsi utili, a dare una piccola goccia di sollievo nel mare della sofferenza. E sei pazienti, tutte donne, attorno a un tavolo e su una carrozzella o a letto hanno cucito, disegnato gli occhi, il naso e la bocca che accenna un sorriso a sei pigotte. Hanno dato alle bambole un nome e due le hanno adottate. Altre quattro vengono in questi giorni mostrate nei mercatini di Natale che l’UNICEF allestisce nelle piazze e nelle scuole. L’Associazione “Amici dell’Hospice dell’ospedale San Carlo” di Potenza è fatta di semplici persone che hanno conosciuto la famiglia dell’hospice o ne sono entrati a far parte e hanno riscoperto in questa realtà la possibilità di guardare la vita con occhi diversi e di riscoprirla in ogni istante… persino nella più grande sofferenza. Il loro scopo non è solo quello di supportare la famiglia Hospice, ma quello di mostrare a tutti che “Se non possiamo combattere la malattia possiamo sicuramente combattere la sofferenza… l’abbandono… la rinuncia! Possiamo riscoprire persino nella sofferenza e nella disperazione la gioia di una vita che ha ancora voglia di sorridere!”
«Fai vedere al tuo sogno che veramente ci tieni a incontrarlo, senza pretendere che lui faccia tutta la strada da solo per arrivare fino a te, poi le cose accadono. I sogni hanno bisogno di sapere che siamo coraggiosi.»
Grazie amici dell’Hospice, grazie pazienti e famiglie . Al Comitato Provinciale UNICEF di Potenza avete insegnato tanto in questo Natale che, grazie a Voi, è ancora più pieno di speranza.