Domenica 10 aprile una Maratona di musica, arte, bellezza pro UCRAINA, con UNICEF, nel Palazzo della Cultura del Comune di Potenza.
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In queste sette settimane di guerra la musica, la letteratura, la poesia hanno accompagnato le atroci sofferenze del popolo ucraino e anche in questo pomeriggio della domenica delle Palme a Potenza risuona l’armonia della protesta e della solidarietà perché anche il popolo lucano vuole fare la sua parte.
L’immobile che il comune di Potenza ha messo a disposizione per la “Maratona della pace“, organizzata da Armando Capitanio e Pierluigi Laurita, con la collaborazione di tutti gli artisti che si sono esibiti durante la giornata, accoglie i suoi ospiti in largo Pignatari. Il Palazzo è organizzato su tre piani e al piano terra, di fronte allo sportello di informazione e assistenza turistica gestito dal personale del Comune, Anna Maria Giambrocono e Giusy Nativo con i gadget UNICEF e una scatola con i colori dell’UCRAINA ringraziano con palloncini colorati i bambini e i grandi che sin dalle 10,00 offrono donazioni. Ai lati del tavolo su dei monitor scorrono le immagini che raccontano quanto l’UNICEF sta facendo in Ungheria, Romania, Polonia e a Trieste per accogliere con coperte, cibo, medicine, assistenza medica e psicologica le mamme e i bambini che scappano dalla guerra.
Il primo piano ospita i quadri e le creazioni di Luigi Marchese, Pasquale Palese e Lucia Coviello. Al terzo piano, in un’ampia sala convegni dotata di impianto audio-video, prima le titolari della libreria “ Senzanome “ Amina e Stefania con un laboratorio di animazione alla lettura e poi il mago Marco con giochi di prestigio, appassionano e divertono i piccoli, accompagnati dai genitori, durante la mattinata.
Nel pomeriggio, dalle 16,30 alle 20,00, l’attore Giovanni Andriuoli e lo scrittore Francesco Cosenza si esibiscono, alternandosi ai gruppi musicali e solisti: Acoustic Shades, Viva Voce, Dianella, Indio e la sua stella. In questi giorni terribili, in cui in tutto il mondo risuonano i rumori che arrivano dall’Ucraina, di missili, esplosioni, spari, urla, pianti e la distruzione che la guerra porta con sé, la musica e l’arte diventano vettori per promuovere la pace.
Tra chi suona per protesta, simbolicamente, durante i bombardamenti, chi accompagna la fuga con le note, chi accoglie invece i profughi al confine con armonie di pace e fratellanza, sono tante le manifestazioni di artisti più o meno esperti e conosciuti che cercano di dare un po’ di serenità a chi sta vivendo il conflitto. E così avviene anche a Potenza che vuole tornare a vivere dopo la pandemia con gli interventi del professor Francesco Calabrese e le poesie di Beatrice Vaccaro che si alternano alla musica di Peppe Sileo, Effetti Collaterali, Metopanik e Lovescoil.