"E’ tempo di unire le nostre mani” nell’Istituto Comprensivo Don Milani di Potenza
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13 dicembre 2018 - 670 alunni gridano al mondo con il Comitato provinciale Unicef di Potenza che hanno diritto ad un futuro di pace.
Si prendono per mano e formano lentamente grandi cerchi concentrici i 670 alunni dell’Istituto Comprensivo “Don Lorenzo Milani” di Potenza, giovedì 13 dicembre 2018, alle 10,00. Li guida la dirigente scolastica Marcella Marsico. Con lei Mario Coviello, presidente del Comitato Provinciale Unicef di Potenza e Luciana Pepe, titolare dell’atelier “Emozioni” di Potenza, che ha guidato i ragazzi e le loro mamme e nonne in un laboratorio nel quale sono state create 60 pigotte spose con scarpette rosse, per dire no al femminicidio.
Il piazzale antistante la scuola si colora di visi sorridenti, illuminati da un pallido sole. Nell’aria si diffondono le note di canzoni che ricordano i diritti di ogni uomo: alla vita, alla famiglia, alla pace, all’istruzione, alla salute, all’uguaglianza. Animatore instancabile e responsabile della colonna sonora è il professore di educazione fisica Pino Pronesti del Centro Sportivo Italiano che collabora con la scuola. E anche le mamme, i papà, le nonne si prendono per mano e sorridono. La piazza è sovrastata dalle case del “serpentone”, il quartiere popolare di Potenza, costruito dopo il terremoto del 1980, e qualcuno si affaccia e partecipa alla festa.
Quando il grande cerchio di vita è al completo la dirigente scolastica prende la parola e ringrazia i docenti, i genitori, il personale Ata per aver reso possibile questo flash mob che vuole “riprendere per mano la bussola dei diritti umani” e dire no alla violenza sulle donne che hanno il diritto di essere spose e madri felici.”
Mario Coviello ringrazia le famiglie che hanno adottato le 60 pigotte spose perchè con le adozioni salvano la vita di 60 bambini che rischiano di morire per mancanza di vaccinazioni, cibo, cure. E poi continua così: ”Nel mese di gennaio continuerò il mio percorso con i ragazzi sui diritti con la proposta educativa Unicef di quest’anno" - Non perdiamoci di vista - che difende i diritti di ciascuno perchè educa al rispetto, all’ascolto attivo, all’educazione emotiva, alla relazione autentica, per combattere il bullismo e il cyber bullismo.”
E la canzone della Marcia della pace di Assisi di quest’anno, che ha visto la partecipazione della dirigente Marsico e di alcune docenti, viene cantata due volte per ribadire che è tempo “di unire le nostre mani/ci sentiamo persi se siamo lontani/colori diversi dell’arcobaleno/cambiano noi stessi per un mondo più umano“. Un mondo senza fame, ingiustizie, indifferenza, droga, mafie, inquinamento. Un mondo senza solitudine e tristezza, senza violenza.
Verso le 11,00 si ritorna nelle classi e nell’auditorium per continuare a riflettere sulla Dichiarazione Universale dei diritti umani che il 10 dicembre ha compiuto 70 anni. Nelll’atrio della scuola un grande albero di Natale con le pigotte spose accoglie piccoli e grandi e ricorda che fare il bene fa bene e rende tutti più umani e sereni.