“Coltiviamo insieme i frutti della speranza ( Sami Modiano)”
Nel Giorno della Memoria il Comitato Provinciale e il Servizio Civile Unicef di Potenza hanno incontrato gli alunni delle scuole “ Leopardi” e “ Don Milani” di Potenza.
Continuano gli incontri con le scuole del Comitato Provinciale e del Servizio Civile Unicef di Potenza con le scuole in occasione della “ Giornata della memoria”
Oggi 27 gennaio quattro classi: le terze medie D C dell’Istituto Comprensivo Giacomo Leopardi di Potenza e la quarta e quinta B della scuola primaria “Trotta” dell’Istituto Comprensivo Potenza Quarto “Lorenzo Milani”, hanno incontrato a distanza il presidente del Comitato provinciale Unicef di Potenza Mario Coviello e le operatrici del servizio civile Claudia Robilotta e Veronica Lavecchia.
La professoressa Rosalba Lancellotti a lungo ha ragionato con i suoi alunni di terza media di antisemitismo, razzismo e della Shoah con Primo Levi, Anna FraNK, Lia Levi… e i ragazzi hanno rivolto direttamente domande a Mario Coviello, partendo dagli studi fatti. Come si sarebbe comportato oggi Anne Frank...? Hitler oggi avrebbe avuto tutto il seguito che ha avuto negli anni 30 e 40 del secolo scorso?...
E il presidente ha risposto attraverso filmati, e testimonianze di Sami Modiano, della giovane poetessa Anne Gorman che ha letto i suoi versi durante l’insediamento alla Casa Bianca di Biden, nuovo presidente degli Stati Uniti,. “i grandi hanno cercato di dare risposte, hanno ribadito la necessità della speranza, il coraggio di conoscere, il valore della testimonianza. Viene il giorno in cui ci domandiamo: dove troveremo la luce in questa tenebra infinita?- ha detto la Gorman. E ha continuato parlando di se stessa…” Noi siamo gli eredi di un paese e di un tempo in cui una minuta ragazzina nera, discendente di schiavi e cresciuta dalla sola madre, può sognare di diventare presidente e intanto trovarsi a recitare davanti a un altro presidente…”
E alla domanda se Auschiwtz, Birkenau, Buchenwald possono accadere ancora hanno risposto le immagini dei campi profughi di Moria e Lesbo.
Da qui la necessità che ognuno di noi faccia la propria parte perché si costruisca un mondo più giusto.
Subito dopo i più piccoli di quarta e quinta con le maestre Donatella Mecca e Tiziana Galatola hanno fatto vedere i loro video e Power Point su Levi, e Liliana Segre, Anne Frank e le leggi razziali. Filmati ricchi e articolati che hanno spiegato e commentato. E Unicef ha proposto i libri illustrati “ La portinaia Apollonia” di Lia Levi e “Otto” di Tomi Ungherer. Abbiamo ricordato l’immane dramma, lo sterminio bestiale di milioni e milioni di persone tra ebrei, oppositori politici, diversi. Nelle aule abbiamo ascoltato le parole della senatrice a vita Liliana Segre che oggi ha 90 anni, e che deportata nei campi di sterminio nazisti e miracolosamente uscita viva, ha detto: “Non ho mai perdonato, come non ho mai dimenticato… Mentre ero ad Auschwitz per un attimo vidi una pistola a terra, pensai di raccoglierla. Ma non lo feci. Capii che io non ero come il mio assassino. Da allora sono diventata donna libera e di pace”.
Parlando delle leggi razziali Liliana Segre ha pure ricordato che “un giorno di settembre del 1938 sono diventata l”altra’. So che quando le mie amiche parlano di me aggiungono sempre ‘la mia amica ebrea’.
E da quel giorno, a otto anni, non sono più potuta andare a scuola. Mio papà e i nonni e mi dissero che ero stata espulsa. Chiesi perché, mi risposero che ci sono delle nuove leggi e gli ebrei non possono fare più una serie di cose. Se qualcuno legge a fondo le leggi razziali fasciste capisce che una delle cose più crudeli è stato far sentire invisibili i bambini”.
Appena arrivati nel lager, “mi venne tatuato un numero sul braccio, e dopo tanti anni si legge ancora bene, 75190”.
Oggi, 27 gennaio, in tutta Europa, in Italia, nelle scuole di Potenza con l’Unicef si ricorda la tragedia della Shoah.
Ed è importante ricordare, fondamentale riportare alla luce documenti e testimonianze di quei crimini efferati.
Una recente ricerca Eurispes, svolta nell’ottobre 2020, rivela purtroppo che i negazionisti aumentano anche in Italia: in circa 15 anni la percentuale di chi non crede all’orrore della Shoah è passata dal 2,7% al 15,6% con un 16% che sostiene che la persecuzione sistematica degli ebrei “non ha fatto così tanti morti”.
Unicef è con la la ministra dell’istruzione Azzolina che ha detto “Oggi ripercorriamo eventi che hanno dolorosamente segnato la nostra storia. Ma solo ricordando ciò che è stato possiamo, tutti insieme, evitare che l’orrore si ripeta. Alla scuola spetta il compito di aiutare i ragazzi, che sono le nuove generazioni, il nostro futuro, a coltivare la memoria. Dobbiamo far sì che i nostri giovani, studiando il passato, possano costruire un futuro migliore. La scuola è l’arma più potente da opporre a ogni possibile rigurgito di odio, a ogni forma di negazionismo”.
Il Comitato provinciale Unicef e il Servizio Civile di Potenza fanno la loro parte per educare alla difesa dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.