“I nostri cuori battono ancora”. Da Aleppo arriva nella scuola di Castelgrande il grido dei bambini che rivogliono la loro infanzia
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18 dicembre 2017 - Fa freddo e tira un forte vento. Arrivare alla scuola di Castelgrande puntuale alle 15.00 per Mario Coviello non è molto facile per la strada piena di curve e per il pomeriggio piuttosto buio. Ma l’appuntamento è di quelli da non perdere perchè la responsabile di plesso Maria Pina Serafino e l’insegnante Maria Teresa Angiolillo già dall’anno scorso hanno sempre dato la loro disponibilità per Scuola amica dell'UNICEF. Quest’anno i 14 alunni della scuola primaria sono stati coinvolti ad ottobre con il progetto Festa dei nonni e dei nipoti UNICEF e subito dopo per due mesi nel laboratorio delle pigotte. La scuola primaria di Castelgrande è a tempo pieno e una volta a settimana, di pomeriggio, nonne e mamme sono venute a scuola per creare le bambole di pezza dell’UNICEF.
Mario Coviello viene accolto nel corridoio della scuola dal sorriso delle mamme e delle nonne che lo attendono. La sala della Lim è pronta, gli alunni si siedono a terra in cerchio attorno allo schermo e i grandi dietro di loro alle sedie. Il mondo UNICEF entra nell’aula con il video sulla “Giornata Mondiale dell’Infanzia”. I bambini da 0 a 18 anni in tutto il mondo il 20 novembre hanno preso la parola e così fanno gli alunni di Castelgrande che raccontano il loro amore per il canto, la danza, il calcio. Subito dopo è la pigotta Camilla con un cartone animato che porta i suoi amici di Castelgrande in Pakistan da Alì, che è debole e malato perché non ha il dottore e le medicine, e la pigotta corre in suo aiuto. Sì, perché adottare con venti euro una pigotta salva la vita di un bambino come Alì che ritrova il sorriso.