La Marcia per la pace delle scuole Albini, Stigliani, Rodari e Leopardi dell’Istituto Comprensivo “Don Milani-Leopardi” di Potenza.
Venerdì 4 ottobre 2024 un sole tra le nuvole ha salutato le bambine e i bambini, le ragazze e i ragazzi della scuola dell’infanzia di Via Lacava, delle scuole primarie Albini, Stigliani, Rodari e della scuola media G. Leopardi di Potenza.
Dopo le 9,00 si sono messi in marcia e hanno attraversato Rione Lucania con striscioni, cartelli, bandiere, mandala, accompagnati dall’organetto di Donato e nonna Maria e dai tamburi delle classi ad indirizzo musicale. Molte mamme e papà hanno accompagnato i figli e assistito allo spettacolo che dalle 9,30 alle 11,00 ha ricordato al mondo che mai come in questo momento è necessaria la pace. Con loro anche Mario Coviello, presidente del Comitato Provinciale UNICEF di Potenza e Benedetta Vaglio, Luciana Mecca e Leonardo Lucia, volontari del Servizio Civile Universale.
Folate di vento hanno fatto cadere qualche foglia e rallentato il cammino del corteo che ha continuato a cantare e suonare fino alla piazza antistante la scuola dell’infanzia di via Lacava.
Ha accolto il corteo l’orchestra della scuola media Leopardi e i piccoli della scuola dell’infanzia che sventolavano le bandierine dell’UNICEF.
In cerchio hanno cantato la prima canzone “ Dopo la pioggia”: l’arcobaleno si ammira nel cielo, dice Gianni Rodari, solo dopo la pioggia, ma “Non sarebbe più conveniente/il temporale non farlo per niente?/ Un arcobaleno senza tempesta,/questa sì che sarebbe una festa./Sarebbe una festa per tutta la terra/fare la pace prima della guerra. “
La dirigente scolastica prof. Cinzia Pucci fa sue le parole di San Francesco che si festeggia proprio il 4 ottobre e che ci dice “Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile”.
E’ questo il senso vero di questa marcia: questi giovani che hanno diritto ad un mondo senza guerre ci insegnano che ciascuno di noi non si deve stancare di essere “costruttore di pace”, nel rapporto con gli altri, i diversi da noi,i più poveri, gli immigrati. E non dobbiamo stancarci di lavorare per la pace perché Fabrizio De Andrè con la canzone “La guerra di Piero” che i ragazzi cantano ci ricorda tutti i morti in guerra: “Dormi sepolto in un campo di grano/non è la rosa non è il tulipano/che ti fan veglia dall'ombra dei fossi/ma sono mille papaveri rossi".
E con le canzoni il ballo di Leonardo Lucia con la canzone “Jerusalem“ e quello delle classi seconda e terza G sulle note di “Non mi avete fatto niente” di Ermal Meta.
L’impegno per la pace continuerà per questi alunni anche attraverso i laboratori sull’ambiente e la giustizia climatica che porteranno avanti le volontarie del servizio civile UNICEF con il progetto “Realizziamo insieme la sostenibilità.”