Potenza

Il mondo dall’alto di una nuvola - UNICEF Potenza

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23/12/2019

Le ragazze e i ragazzi della scuola media di Calvello e i piccoli della scuola dell’infanzia “Orlando” di Avigliano con #Unicef Potenza per un mondo di solidarietà, di fratellanza e di pace.

In questi ultimi tre mesi mi ha ancora una volta colpito la capacità della scuola lucana di rispondere all’invito alla solidarietà che non mi stanco di rivolgere ai dirigenti scolastici, ai docenti, agli alunni e alle loro famiglie in qualità di presidente del Comitato Provinciale Unicef di Potenza.

E così, come avviene ormai da quattro anni, i giorni che precedono le festività natalizie sono per me molto impegnativi. Sento la gioia e la necessità di ringraziare le scuole che con i laboratori delle pigotte, le bambole Unicef che salvano la vita dei bambini, raccolgono fondi per assicurare medicine, cibo istruzione ai bambini che Unicef aiuta in 192 paesi del mondo.

Il bene deve essere raccontato perchè testimonia la capacità che abbiamo di essere solidali, generosi. E’ per questo che, io che non amo guidare, per la terza volta quest’anno, ho percorso le strade piene di curve, salite e discese che da Bella portano fino a Rifreddo per scendere poi giù nella piana della Camastra a Calvello, nell’Istituto comprensivo “Vittorio Alfieri”, diretto dalla professoressa Clelia Latalardo. Per la prima volta quest’anno le scuole di Calvello, Laurenzana, Brindisi di Montagna, Campomaggiore e Castelmezzano hanno realizzato laboratori per la creazione di pigotte che sono state ”adottate” durante i mercatini della solidarietà.

Mi accoglie sulla strada la professoressa Anna Maria Masini, responsabile del plesso, che con i docenti e tutti gli alunni della scuola media ha portato avanti un laboratorio che ha dato vita a 28 pigotte. Eccole quando arrivo sono disposte in cesti in bella mostra nel cortile del convento di Santa Maria de Plano e sono pronte per essere adottate. E infatti un cartello con la scritta “adottata” campeggia su molte di esse e il mio cuore si riempie di gioia.

All’interno, nell’oratorio il sipario è chiuso e il pubblico in sala di genitori, nonni, fratellini e sorelline attende che lo spettacolo di Natale abbia inizio.

Le luci si spengono e Andrea un pastore ingenuo prende a volare con il suo angelo per conoscere il mondo. Un megaschermo si anima di un fuoco acceso sul fondo del palco e musiche scelte ed eseguite dal vivo con cura riscaldano l’atmosfera E poi canzoni, balli, una recitazione accurata. I ragazzi ci mostrano il nostro mondo, dominato dal denaro, dai cellulari, dalla fretta, dall’ansia di apparire, dalla paura dell’immigrato. Andrea non ci sta e decide di tornare, dopo un viaggio avventuroso, nel bosco del suo paese, per godere le cose semplici che rendono unica la nostra Basilicata : aria pulita, cibo buono, capacità di accogliere, sorridere, amare.Applausi scroscianti e subito dopo i canti natalizi dell’orchestra della scuola che è a indirizzo musicale.

I ringraziamenti della dirigente, del sindaco di Calvello Anna Maria Falvella, del parroco don Filippo Nicolò e una foto di gruppo e subito dopo un rinfresco offerto dai genitori.

La mattina dopo, per andare nella scuola dell’infanzia “Orlando” dell’Istituto Comprensivo di Avigliano centro, percorro la Via Appia che da Bella mi porta a Baragiano e Ruoti e, attraverso una strada di campagna, giungo nella città d’origine di mio padre. Vado a ringraziare la volontaria Unicef Carla Galligano nell’aula dove è impegnata con il suo alunno, che mi accoglie con un caldo sorriso e mi reco nella palestra nella quale campeggiano le scritte “Il giardino di Brigitta”, “Pace”, “Diritti”, ”Solidarietà”, "Amore”.

Mi accoglie la dirigente scolastica la professoressa Adriana Formetta e con lei sono chiamato nel giardino di Brigitta dall’insegnante che ha coordinato l’animazione. Con noi le rappresentanti delle quattro sezioni, mamme che con le amiche hanno creato le pigotte e raccolto una somma importante per Unicef. Ringrazio di cuore loro e tutti i familiari dei piccoli presenti e lo spettacolo ha inizio.

Le maestre si sono ispirate alla “Grammatica della fantasia” di Gianni Rodari e i piccoli, con abiti di carta e ombrellini di fiori, sono diventati fate, folletti curiosi con la voglia di esplorare il mondo e farlo diventare migliore.

“Quando non c’è più speranza… c’è il giardino di Brigitta con fiori spettacolari. Brigitta sente che può e deve fare di più per aiutare chi è in difficoltà e le amiche Iolanda e Beatrice la spingono a coltivare la pace, i diritti… E i piccoli con danze e canti, con gli alunni delle classi quinte, dicono “Basta con la fame… Basta con le guerre, Basta con l’indifferenza...” e ci invitano a cercare quel giardino, ad armarci d’amore per aiutarla a costruire un mondo migliore.

23/12/2019

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