Nella scuola di Vaglio (PZ) con il calendario UNICEF Basilicata 2018 i diritti dei bambini al centro
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8 febbraio 2018 - Salgo con le mie borse le scale che mi portano alla scuola di Vaglio, settima tappa del mio tour come presidente del Comitato Provinciale di Potenza che premia gli alunni che hanno vinto il concorso per illustrare il calendario UNICEF Basilicata 2018. Nelle borse penne, matite quaderni, portachiavi, tazze, borse per la spesa, i gadget e tutto il materiale che mi serve per parlare dei diritti dei bambini e dei ragazzi. I bidelli mi accolgono sorridenti, sono già stati informati della mia venuta e mi accompagnano perché con le borse ho anche un cesto con tre pigotte. Alla scuola media sorridente mi accompagna nell’aula con la lim il professor Antonio Tundo. Con lui le professoresse Tiziana Malvinni, Fiore Francesca e Santamaria Rosanna. Appena i 30 alunni delle tre classi sono disposti in cerchio ricordo che ho già avuto con loro un incontro nel 2017, che l’UNICEF è un’organizzazione internazionale che opera in 192 paesi per assicurare cibo, salute, medicine, istruzione, parità di trattamento, identità ai bambini e ai ragazzi che vivono in paesi in guerra, poveri, che hanno subito disastri naturali. E un video UNICEF ribadisce che non c’è tempo da perdere perché un bambino su quattro oggi nel mondo è in pericolo. Noi però possiamo donare un finale diverso a queste storie di fatica, dolore, fame con un piccolo gesto di solidarietà.
Chiamo poi vicino a me Alessia Biscione della prima media che presenta ai compagni il suo disegno che illustra il mese di maggio. Due famiglie, una mamma, un bambino e un papà che si danno la mano in un prato verde con tanti fiori e una farfalla, e vicino a un cactus, in un deserto giallo, un papà che tiene per mano una bambina e una mamma col velo. Sopra, in alto, su un fondo blu e rosso, la scritta “Ogni bambino ha diritto alla propria famiglia.” In maniera diretta, ingenua ed efficace Alessia ci ricorda il diritto di tutti i bambini del mondo a crescere in una famiglia che lo protegge, lo cura, lo istruisce.
Un grande applauso e subito la mia domanda: “Ragazzi qual è il vostro sogno?” E scopro che a Vaglio avremo fra qualche anno medici, psichiatri, calciatori, parrucchiere, militari. Sono consapevoli che devono studiare, impegnarsi per coltivare il proprio talento. Come avviene sempre la mia domanda “I maschi e le femmine sono uguali?” provoca discussioni e confronti. Anche la mia domanda sulle persone che accogliamo in Italia perché scappano dalla guerra e dalla fame rivela le paure, la diffidenza. E faccio vedere il filmato con i volontari dell'UNICEF che salvano nel Mediterraneo, sulle navi della guardia costiera italiana, i profughi. Per loro chiedo di aiutare l’UNICEF il 21 e 22 aprile nella campagna Orchidea. Molti hanno portato un contributo e scelgono i gadget con materiale informativo che ricorda: “Un bambino è un bambino, non un problema.
Alle 11.30 mi aspetta l’insegnante Margherita Mattia con i suoi sette alunni di seconda con la collega Anna Stoppelli e i suoi 20 alunni di terza e i 21 bambini della scuola dell’infanzia. Con loro le docenti Concetta Losasso, Immacolata Dentato, Rosanna Lancelloti e Lucia Lombardi.
I piccoli sono sempre attenti, curiosi, diretti. Il cartone animato sui diritti di Gino il pollo che invita i bambini neri, bianchi, gialli “a fare una bella mistura” piace molto. Ma sono soprattutto i viaggi della pigotta che divertono e suscitano domande. Come la pigotta aiuta Eric e Nicole che stanno morendo di fame? Cosa c’è dentro il plumpynut? A cosa servono i sali minerali?
I più grandi parlano dei laboratori con i nonni e le mamme per creare le bambole di pezza e l’animazione di Natale sui diritti. Con orgoglio ricordano che mi hanno consegnato 350 euro perché sanno che così hanno salvato la vita di trenta bambini con medicine, cibo, zanzariere, vaccinazioni. Generose le insegnanti al termine dell’incontro sostengono l’UNICEF con la scelta di gadget.
Torno a casa stanco e soddisfatto. Domani torno all’Istituto Comprensivo Busciolano di Potenza per incontrare 250 alunni della scuola dell’infanzia e delle prime, seconde, terze e quarte della scuola primaria.