Una raccolta fondi degli studenti del Liceo di Scienze Umane di Potenza per i bambini colpiti dal terremoto in Siria e Turchia
3 minuti di lettura
Ho la necessità di raccontare quello che è successo in questo settimana e che mi ha riempito il cuore di gioia. Ho ricevuto la telefonata di Felice, un alunno della seconda C del Liceo di Scienze Umane di Potenza che mi ha comunicato che avevano organizzato, dopo il mio incontro con loro di lunedì 6 marzo, una raccolta fondi per la campagna UNICEF pro terremotati della Siria e della Turchia.
Mi aveva contattato la professoressa di educazione civica Elisa Lacava che aveva approfondito il tema dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e dei diritti umani in generale e mi chiedeva un mio intervento in classe. In due ore intense e partecipate ho presentato loro la mia esperienza di presidente del Comitato UNICEF di Potenza da sette anni a questa parte. Dirigente scolastico in pensione con 46 anni di servizio prima come maestro di scuola elementare, poi di professore nella scuola media e alle superiori e infine per 14 anni come dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Bella, ho avuto da UNICEF la possibilità di conoscere le bambine e i bambini, le ragazze e i ragazzi di molte scuole della provincia di Potenza da “ vecchio dinosauro sordo” di 72 anni che ama il confronto con le giovani generazioni che lo arricchiscono e gli danno vita.
La classe aveva studiato la Convenzione Internazionale dei diritti dell’infanzia e vedere e toccare i vaccini, le medicine, l’alimento salvavita, la zanzariera, le pillole che rendono l’acqua potabile, le vitamine, i quaderni e le penne che l’UNICEF assicura a milioni di bambini in 172 paesi ha reso concreti, visibili questi diritti.
Li ha particolarmente colpiti la pigotta, la bambola di pezza che adottata con 20 euro salva la vita di un bambino. E subito ne hanno scelta una. Tornando oggi a trovarli ho scoperto che gli hanno dato il nome di Maraya che significa specchio e che è diventata la mascotte della classe.
Mi hanno presentato il loro video che racconta, con foto di testimoni di associazioni che operano in Asia e Africa, foto delle campagne UNICEF nel mondo, riflessioni sul film Cafarnao e su un libro che hanno letto sui diritti umani, la loro capacità di riflettere in modo personale su temi che riguardano il loro presente e il loro futuro. Mi hanno poi consegnato oltre 260 euro, raccolti in tutte le classi dell’Istituto, in una busta trasparente ,dalla quale si intravedevano monete di tutti i formati e banconote. Ho sorriso con loro perché questa somma diventa per i bambini della Siria, che da dodici vivono una guerra infame e adesso muoiono di fame e freddo per il terremoto, coperte, cibo, acqua potabile, medicine, tende….
Grazie ragazze e ragazzi, grazie professori, siete segno di speranza.
Potenza 17 febbraio 2023