Ragusa
Il Comitato Provinciale di Ragusa per l'UNICEF presenta la Campagna di Natale e nomina il nuovo Segretario
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4 dicembre 2018 - Si è aperta con un accorato appello a contribuire attivamente alla campagna di raccolta fondi contro la malnutrizione la riunione del Comitato Provinciale per l’UNICEF di Ragusa, tenutasi ieri mattina presso Palazzo Spadaro, a Scicli.
È un Natale, per i volontari iblei, proiettato alla sensibilizzazione verso urgenze planetarie, in provincia come in Italia e come in tutti i Paesi del mondo dove l’UNICEF opera. Un po’ di numeri sono funzionali alla comprensione di fenomeni che ci tangono sempre relativamente. Non per colpa diretta, date le distanze fisiche, logistiche, pure emozionali da quei tre milioni di bambini sotto i cinque anni, che ogni anno muoiono letteralmente di fame. La malnutrizione è concausa della loro morte, riuscendo anche a opprimere duecento milioni di bambini nel mondo, ledendo il diritto alla salute, il diritto al benessere, il diritto alla felicità. Il diritto assoluto alla vita e il diritto fondamentale a essere bambini.
La riunione è stata presenziata dal Presidente Regionale del Comitato UNICEF Sicilia Vincenzo Lorefice, invitato ad inaugurare la nuova sede provinciale e a fornire direttrici sulle attività di UNICEF Italia in corso ed in programmazione. Tra i temi all’ordine del giorno la nomina del nuovo Segretario, individuato in Rossella Dicaro, persona di assoluta affidabilità e di sicure competenze. Dopo la presentazione dei nuovi Volontari si sono individuate funzioni chiave, in seno al Comitato, come quella di Referente alle Mobilitazioni, assegnata a Donatella Mandarà, brillante professionista particolarmente sensibile verso le tematiche dell’infanzia. Si è dunque pianificata la raccolta fondi legata alla Campagna di Natale, in una condivisione collegiale delle proposte.
L’orientamento delle iniziative in programmazione coniuga l’esigenza primaria umanitaria con la vocazione culturale, e segnatamente artistica, che connota il Comitato Provinciale di Ragusa. Non a caso tra i nuovi iscritti all’albo nazionale dei Volontari per il Comitato ibleo, troviamo anche artisti di grande qualità, che cominciano oggi il percorso lungo i progetti proposti da UNICEF Italia.
Nel mese di dicembre i banchetti UNICEF costelleranno la provincia, in occasioni sociali e culturali, con articoli di delicata fattura, la palla natalizia in vetro, decorata a mano, i biglietti d’auguri, i cubi didattici per bambini, una collezione di oggetti molto versatili che ben si prestano ad usi diversi, come ad esempio l’abbinamento con le bomboniere, per chi desidera arricchire la proposta con un piccolo oggetto. Un posto a sé merita la mitica Pigotta che chiede adozione, legata un progetto di valore sociale presente in tanti paesi nel mondo, assurta quasi a simbolo dell’Unicef, anche perché ha salvato oltre un milione e mezzo di bambini, consentendo di raccogliere oltre 27 milioni di euro negli ultimi diciannove anni. Quest’anno sarà particolarmente sentita la diffusione della Pigotta, poiché lo scorso 7 novembre è scomparsa Jo Garceau, storica volontaria dell’organizzazione e ideatrice della Pigotta, la famosa bambola di pezza dell’UNICEF che lei percepiva come una figlia speciale.
Vanno illustrate a chiare lettere le destinazioni dei proventi derivanti dalla cessione di gadget e oggetti, a fronte di piccole offerte. L’UNICEF guarda anzitutto alle più brucianti urgenze. Come ha dichiarato Cristophe Boulierac, Portavoce Unicef a Ginevra, oggi in Yemen si sta verificando la crisi con la percentuale più alta di vittime tra i bambini. I bambini muoiono ogni giorno per mancanza di cibo e accesso a servizi sanitari di prima necessità; inoltre più di sessantamila ragazzi e ragazze non vanno a scuola a causa dei combattimenti all’interno e attorno al porto di Hudaydah. Qui la violenza ha costretto a chiudere più di un terzo di tutte le scuole nella zona, quindici si trovano nell’area dei combattimenti e altre sono state gravemente danneggiate o utilizzate come rifugi per le famiglie sfollate.
L’azione dell’Unicef è di duplice ordine. Da un lato vi è l’appello forte alle parti in conflitto a interrompere immediatamente i combattimenti e astenersi da attività militari: la guerra sui bambini in Yemen deve finire. Dall’altro l’Unicef promuove una campagna di raccolta fondi, che risponda alle emergenze.
Pertanto l’Unicef ha promosso il numero solidale 45525, in una campagna che si è chiusa, anche per il Comitato di Ragusa ieri, legata alla trasmissione Rai-Unicef Prodigi, finalizzata a garantire in tutto il mondo interventi semplici e a basso costo, come latte e alimenti terapeutici ad alto contenuto proteico, vitamine e sali minerali in grado di restituire peso e forza a neonati e bambini fortemente debilitati. Interventi che possono fare la differenza tra la vita e la morte.
I fondi raccolti saranno destinati ai programmi per la nutrizione infantile, con particolare attenzione ai paesi colpiti da emergenze umanitarie, come Repubblica Democratica del Congo. E saranno molteplici i paesi che, da un simbolico contributo, riceveranno sostegno alla creazione di pozzi, di ospedali, all’affermazione del diritto a studiare e a maturare competenze, che veicolino chance di lavoro e di riscatto. Una tematica fondamentale sono quindi le vaccinazioni: l’Unicef promuove la firma di una petizione perché il governo faciliti l’accesso ai servizi di vaccinazione a tutti i bambini come misura sanitaria individuale, che salvaguardi anche la protezione dell’intera collettività.
Per questo, e per ogni altra attività umanitaria pensabile e possibile, il canale prioritario è e deve essere la scuola, ovvero la promozione, tra gli studenti, della cultura dei diritti dell’infanzia. A questa è volta la proposta didattica Unicef “Non perdiamoci di vist@", indirizzata a tutte le scuole della provincia, dalle quali, con la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Provinciale, ci si attende sensibilità e fattività.