Torino 22 novembre 2023: Il conflitto tra Israele e Palestina ha radici profonde e molto lontane nel tempo con conseguenti e gravi ripercussioni sulle vite e sui diritti dei bambini nati e cresciuti in quei luoghi. Già prima dello scoppio delle ultime violenze, soltanto nel corso dell'ultimo triennio, risultavano uccisi 199 bambini e adolescenti e oltre 2.800 feriti. Il terribile attacco sferrato dai miliziani palestinesi il 7 ottobre nel territorio di Israele e la conseguente risposta militare israeliana contro la Striscia di Gaza hanno innescato un'escalation di violenze e gravissime violazioni sia in Israele che nello Stato di Palestina. Alla brutale uccisione di oltre 1.200 civili inermi israeliani, tra cui almeno 33 bambini, al rapimento di 237 adulti tuttora in ostaggio, tra cui bambini piccoli e allo sfollamento di altre migliaia di persone per ragioni di sicurezza, è seguita la terribile uccisione di un numero ancora maggiore di civili a Gaza: 12.700 i palestinesi uccisi, inclusi almeno 5.350 bambini. Numerosi i feriti: 30.000 tra i palestinesi e 5.431 tra gli israeliani. 4.500 palestinesi risultano dispersi, intrappolati o morti sotto le macerie, tra cui 3.500 bambini e donne. 2,2 milioni di palestinesi sono privati di cibo, acqua, medicine, carburante per il funzionamento dei servizi essenziali: una intera popolazione è assediata e sotto attacco privata dell’essenziale per la sopravvivenza, bombardata nelle proprie abitazioni, nei rifugi o negli edifici utilizzati come tali, comprese le scuole, nei luoghi di culto, negli ospedali: più della metà di questi ultimi sono stati costretti a chiudere a causa dei bombardamenti ed i pochi funzionanti, sono costretti, a causa dei ripetuti attacchi, ad operare limitatamente, solo per le emergenze. La Striscia di Gaza, uno dei luoghi più densamente popolati del pianeta, continua ad essere sottoposta a pesanti bombardamenti e violenze. A più di un mese dall’inizio della guerra, quasi 5.000 bambini sarebbero stati uccisi, altre migliaia feriti: oltre un milione sono i bambini colpiti dalle violenze, privi di luoghi sicuri dove trovare riparo e protezione. L'UNICEF continua a chiedere insistentemente il cessate il fuoco immediato ed il rilascio degli ostaggi. I bambini e le famiglie di Gaza hanno esaurito cibo, beni di prima necessità, acqua, elettricità, farmaci essenziali e l'accesso sicuro agli ospedali, dopo giorni di ostilità e tagli a tutte le vie di approvvigionamento. Al momento 1,7 milioni di palestinesi risultano fuggiti dalle loro case e sfollati nella Striscia di Gaza.
Nonostante la difficile situazione umanitaria e di sicurezza, gli operatori dell’UNICEF e dei suoi partner, tra le cui file si registrano purtroppo anche numerose vittime, sono presenti nel sud della Striscia di Gaza e stanno fornendo aiuti salvavita, tra cui attrezzature mediche, carburante per il funzionamento delle strutture sanitarie e dei servizi essenziali per l’acqua e l’igiene, così come supporto psicosociale e per la salute mentale.
La risposta dell’UNICEF si sta concentrando sulle necessità di oltre un milione di bambini bisognosi di protezione e di assistenza umanitaria che già prima dell’ultima ondata di violenze, avevano bisogno di supporto nella Striscia di Gaza, in Cisgiordania compresa Gerusalemme Est. Con l’intensificarsi del conflitto, è stato attivato un piano di emergenza per agevolare il coordinamento della risposta umanitaria e affrontare i bisogni urgenti che emergono di ora in ora, compresi quelli causati dallo sfollamento improvviso della popolazione palestinese.
L’UNICEF sta anche provvedendo a monitorare le gravi violazioni dei diritti dei bambini, fornendo anche aiuti in denaro per sopperire alle esigenze delle famiglie.
Per portare il nostro aiuto a bambini e famiglie che vivono questa emergenza, abbiamo bisogno del tuo supporto !
Puoi sostenere gli operatori UNICEF sul campo con una donazione libera, nei seguenti modi:
- Presso la sede del comitato provinciale UNICEF Corso Orbassano 215 Torino
- Attraverso un bonifico sul conto corrente BANCA INTESA SAN PAOLO -
IBAN: IT25 N030 6909 6061 0000 0182 702 intestato a Comitato italiano per l'UNICEF Fondazione ETS - Comitato Provinciale Torino “Emergenza Bambini a Gaza”
Un kit d’emergenza fornisce: una coperta; compresse per la potabilizzazione dell’acqua; cure mediche per un bambino; cibo terapeutico pronto all’uso.
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