UNICEF Grecia: plauso agli sforzi di governo, UE e umanitari per dare un riparo ai rifugiati dopo l'incendio di Moria
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Sono considerevoli gli sforzi da parte del Governo greco per creare una nuova struttura temporanea a pochi chilometri dal Centro di Registrazione e Identificazione di Moria, sull'isola di Lesbo - il più grande campo profughi d'Europa, andato distrutto nell'incendio della notte tra l'8 e il 9 settembre.
Il Ministro ellenico per Migrazioni e Asilo, Notis Mitarakis, che si trova sul posto, prevede che già nel corso della giornata saranno disponibili 8.000 posti.e confida che la nuova struttura potrà ospitare di qui a qualche giorno fino a 12.000 persone - in pratica, l'intera popolazione del campo di Moria.
Numerose organizzazioni umanitarie, tra cui UNICEF, Alto Commissariato ONU per i Rifugiati (UNHCR),Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (IOM), e attori internazionali e locali come Médécins du Monde (MDM), Medici Senza Frontiere (MSF), Iliaktida e molti altri, sostengono senza sosta gli sforzi guidati dallo Stato greco. È davvero positivo che a 6 giorni da quel tragico evento siamo già così vicini a trovare una soluzione provvisoria.
Siamo tuttavia preoccupati per il fatto che solo 800 persone, tra cui famiglie con bambini, hanno accettato di essere ospitate nella nuova struttura temporanea. I membri della comunità e i partner umanitari riferiscono della circolazione di fake news e di voci tra i rifugiati che mirano a scoraggiare il trasferimento nel nuovo sito. Ciò richiederà una comunicazione chiara, coerente e trasparente che incoraggi le persone a recarsi sul posto come punto di riferimento fondamentale in cui ricevere i servizi necessari.
Tutti i 406 minorenni non accompagnati già identificati che erano alloggiati a Moria sono stati immediatamente accolti in un centro dell'UNICEF e successivamente trasferiti a Salonicco nel giro di 24 ore dall'incendio sotto il coordinamento del Segretario Speciale del governo greco per i minorenni non accompagnati e della IOM..
Siamo altrettanto soddisfatti dell'impegno assunto dagli Stati membri dell'UE di includere questi 406 minori nell'iniziativa di ricollocazione in corso e accogliamo con favore l'accelerazione degli sforzi. Altri 35 bambini non accompagnati o separati sono stati identificati in questi giorni e stiamo lavorando per ricongiungerli con le loro famiglie o per garantire che vengano ricollocati immediatamente in strutture adeguate.
Non dobbiamo inoltre perdere di vista il fatto che ci sono ancora circa 430 minorenni non accompagnati in altre isole greche, comprese Samos e Chios, e che dovrebbero anch'essi essere inclusi in un piano di ricollocazione immediata. Nonostante questi sforzi, tuttavia, al momento 3.800 minori sull'isola di Lesbo non hanno ancora una sistemazione adeguata e l'accesso ai servizi di base.
La speranza immediata è che questa nuvola nera abbia un lato positivo, che non solo le condizioni migliorino drasticamente per i rifugiati, i migranti e i richiedenti asilo, ma che questo tragico evento acceleri una soluzione duratura per tutti. L'UNICEF è pronto ad assicurarsi che i 3.800 bambini rimasti sull'isola possano accedere a un immediato sostegno psicosociale e, in tempi rapidi, ad assicurarsi che abbiano accesso all'istruzione.
In precedenza, solo una piccola parte dei bambini vi aveva accesso, ed è fondamentale garantire che tutti i bambini e ragazzi possano frequentare delle lezioni finché rimangono sulle isole greche:esortiamo tutti a sfruttare quanto successo come un'opportunità per identificare soluzioni a lungo termine, compreso il trasferimento sulla terraferma. Speriamo e crediamo che il prossimo Patto sulle Migrazioni dell'UE fornirà l'opportunità di trasformare questa urgente necessità in azioni concrete.
(Dichiarazione di Luciano Calestini, Rappresentante dell’UNICEF in Grecia)
Per aiutare i bambini dell'ex campo di Moria
«L’UNICEF ha lanciato un primo appello di 1,17 milioni di dollari per rispondere ai bisogni immediati e a lungo termine dei bambini e delle loro famiglie colpite dall'incendio nel campo di Moria» ricorda il Presidente dell'UNICEF Italia Francesco Samengo.
«È possibile aiutare questi bambini con una donazione online sul nostro sito.»