Costa d'Avorio, 9.600 tonnellate di plastica riciclata ogni anno per costruire scuole
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2 agosto 2019 – L’UNICEF, in collaborazione con l’azienda sociale colombiana Conceptos Plasticos, ha annunciato di aver iniziato a costruire una fabbrica, la prima nel suo genere, che convertirà i rifiuti in plastica raccolti in Costa d’Avorio in mattoni di plastica modulari.
Questi mattoni, facili da assemblare, resistenti ed economici, saranno utilizzati per costruire le aule scolastiche, fortemente necessarie, nel paese dell’Africa occidentale.
La Costa d’Avorio ha bisogno di 15.000 aule per soddisfare le necessità dei bambini senza un posto in cui apprendere. Per aiutare a colmare questa lacuna, l’UNICEF ha stretto una collaborazione con Conceptos Plasticos per utilizzare la plastica riciclata raccolta da zone inquinate ad Abidjan e nei dintorni e costruire 500 aule per oltre 25.000 bambini con i bisogni maggiori nei prossimi due anni, con il potenziale per aumentare questa produzione.
«Questa fabbrica sarà all’avanguardia per soluzioni intelligenti e replicabili su scala per alcune delle maggiori sfide per l’istruzione che i bambini e le comunità africane affrontano», ha dichiarato Henrietta Fore, direttore generale dell’UNICEF.
«Il suo potenziale è triplice: un numero maggiore di aule per i bambini in Costa d’Avorio, rifiuti in plastica ridotti nell’ambiente e possibilità di guadagno aggiuntivo per le famiglie più vulnerabili».
«Una delle maggiori sfide che i bambini in età scolare ivoriani affrontano è la mancanza di aule. Queste non esistono, o, quando esistono, sono sovraffollate, rendendo l’apprendimento un’esperienza difficile e spiacevole», ha dichiarato il rappresentante dell’UNICEF Aboubacar Kampo, che ha sostenuto questo progetto fin dall’inizio.
«In alcune aree, per la prima volta, i bambini dell’asilo che vivono in quartieri poveri potranno entrare nelle aule con meno di altri 100 studenti. Bambini che non avrebbero mai pensato che ci sarebbe stato un posto per loro a scuola potranno apprendere e crescere in un’aula nuova e pulita».
Ogni giorno, ad Abidjan soltanto, vengono prodotte oltre 280 tonnellate di rifiuti in plastica. Solo circa il 5% viene riciclato – il resto finisce principalmente in discariche in comunità a basso reddito.
L’inquinamento da rifiuti in plastica aggrava le sfide esistenti per l’igiene e i servizi igienico-sanitari. Una gestione dei rifiuti inadeguata è responsabile per il 60% dei casi di malaria, diarrea e polmonite nei bambini – malattie che sono fra le cause principali di decesso per i bambini in Costa d’Avorio.
Una volta che sarà pienamente operativa, la fabbrica riciclerà 9.600 tonnellate di rifiuti in plastica all’anno e fornirà una fonte di guadagno per le donne che vivono in povertà nel settore del riciclo.
Utilizzando mattoni di plastica fabbricati in Colombia, sono state costruite 9 aule a Gonzagueville, Divo e Toumodi, dimostrando la fattibilità dell’utilizzo dei metodi di costruzione e dei materiali.
«Abbiamo collaborato con l’UNICEF su questo progetto perché vogliamo che il nostro modello d’impresa abbia un impatto sociale. Trasformando l’inquinamento da plastica in un’opportunità, vogliamo aiutare a fare uscire le donne dal circuito della povertà e lasciare un mondo migliore per i bambini», ha dichiarato Isabel Cristina Gamez, cofondatrice e CEO di Conceptos Plasticos.
I mattoni saranno fatti di plastica al 100% e sono resistenti al fuoco. Costano il 40% in meno, sono il 20% più leggeri e durano centinaia di anni di più rispetto ai materiali di costruzione convenzionali. Sono anche impermeabili, ben isolanti e progettati per resistere a forti venti.
Insieme agli investimenti per costruire in Costa d’Avorio, si prevede di portare questo progetto in altri paesi nella regione, e potenzialmente anche oltre.
L’ Africa centrale e occidentale ospita un terzo dei bambini in età da scuola primaria e un quinto dei bambini in età da scuola secondaria del mondo che non vanno a scuola.
«Talvolta, all’interno delle nostre sfide più pressanti, si nascondono opportunità promettenti», ha dichiarato Fore.
«Questo è più che un progetto di gestione dei rifiuti e per le infrastrutture per l’istruzione; è una metafora che funziona – la sfida crescente dei rifiuti in plastica letteralmente trasformata in mattoni di costruzione per le future generazioni di bambini».