Siria, 9 anni di guerra: una generazione cresciuta senza pace
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Quasi 4,8 milioni di bambini nati in Siria nel corso della guerra, iniziata esattamente nove anni fa, e un altro milione di bambini siriani nati come rifugiati nei paesi vicini, continuano ad affrontare le devastanti conseguenze di un conflitto brutale.
«La guerra in Siria segna oggi un'altra vergognosa pietra miliare» afferma la Direttrice dell'UNICEF Henrietta Fore, in missione in Siria la scorsa settimana. «Mentre il conflitto entra nel suo decimo anno, milioni di bambini stanno entrando nel loro secondo decennio di vita circondati da combattimenti, violenza, morte e fuga dalle proprie case. Il bisogno di pace non è mai stato così pressante.»
Secondo i dati verificati, dal 2014 (anno in cui è iniziato il monitoraggio ufficiale) al 2019:
•Oltre 9.000 bambini sono stati uccisi o feriti nel conflitto
• Quasi 5.000 minorenni - i più piccoli di appena 7 anni - sono stati reclutati per combattere
• Quasi 1.000 strutture scolastiche e sanitarie sono state colpite da attacchi militari
Questi numeri si riferiscono solamente agli episodi verificati, ma il vero impatto di questa guerra sui bambini è sicuramente maggiore.
Per dati aggiornati sulla crisi e sull'intervento umanitario dell'UNICEF in Siria e nei paesi limitrofi visiona il rapporto "La crisi in numeri" (aggiornato al 15 marzo 2020)
Per dati aggiornati sulla crisi e sull'intervento umanitario dell'UNICEF in Siria e nei paesi limitrofi visiona il rapporto "La crisi in numeri" (aggiornato al 15 marzo 2020)
Gli effetti della guerra sull'infanzia
Due quinti delle scuole siriane non possono essere utilizzate perché distrutte, lesionate, adibite a rifugio per le famiglie sfollate o occupate per scopi militari.
Oltre metà degli ospedali hanno cessato di funzionare.
Oltre 2,8 milioni di bambini siriani non frequentano la scuola, in Siria e negli Stati limitrofi in cui sono rifugiati.
Oltre 2/3 dei bambini con disabilità fisiche o mentali non hanno accesso ai servizi specialistici di cui avrebbero bisogno
I prezzi dei beni di base sono aumentati di ben 20 volte dall'inizio della guerra;
Nel Nord-ovest della Siria, l'escalation del conflitto innescata dell'intervento di terra della Turchia, unita alle dure condizioni invernali, ha imposto un pesante tributo a centinaia di migliaia di bambini e famiglie. Più di 960.000 civili, tra cui 575.000 bambini, sono sfollati dal 1° dicembre 2019 a oggi.
Nel Nord-est del paese non meno di 28.000 minorenni di 60 diverse nazionalità - in larga parte figli di combattenti dell'ISIS - continuano a languire in campi di prigionia privi dei più elementari servizi. Solo 765 di loro sono stati finora rimpatriati nei paesi d'origine nel corso del 2020.
«Il contesto in Siria è tra i più complessi al mondo. La violenza del conflitto continua in alcune parti del paese, come ad esempio nel Nord-ovest, con gravissime conseguenze sull'infanzia, mentre in altre aree i bambini stanno incominciando lentamente a ritrovare l'infanzia perduta, ricostruendo le proprie vite» spiega Ted Chaiban, Direttore dell'UNICEF per il Medio Oriente e il Nord Africa, che ha accompagnato la direttrice Fore nella sua recente missione in Siria.
«È evidente, tuttavia, che nove anni di brutali combattimenti hanno portato il paese sull'orlo del baratro. Le famiglie ci raccontano che in casi estremi non hanno altra scelta se non mandare i figli a lavorare o far sposare prima possibile le loro figlie. Nessun genitore dovrebbe essere costretto a prendere simili decisioni.»
L'azione dell'UNICEF per i bambini della Siria
«Le parti del conflitto e coloro che le sostengono non sono riusciti a porre fine alla carneficina siriana» ammonisce Henriette Fore. «Il nostro messaggio è chiaro: smettete di colpire scuole e ospedali. Smettete di uccidere e ferire i bambini. Concedeteci libero accesso attraverso le linee di combattimento e i confini, per raggiungere con i nostri aiuti chiunque ne ha bisogno. Troppi bambini hanno sofferto, e troppo a lungo.»
L'UNICEF lavora con un'ampia rete di partner, all'interno della Siria e nei paesi della regione, per fornire aiuti umanitari all'infanzia siriana.
Complessivamente, nel solo 2019 l'UNICEF è riuscito a raggiungere:
- quasi 750.000 bambini con vaccinazioni di routine o contro il morbillo
- oltre 1 milione di bambini con sostegno psico-sociale
- quasi 3 milioni di bambini con interventi di istruzione (formale e non)
- oltre 5,3 milioni di persone con acqua potabile grazie al miglioramento dei sistemi di approvvigionamento idrico
- quasi 2 milioni di persone con interventi nell'ambito igienico e sanitario.
L'UNICEF ha lanciato un appello umanitario da 682 milioni di dollari per garantire la continuità di questi indispensabili interventi, ma i finanziamenti restano limitati.
«L'unica soluzione alla crisi in Siria passa attraverso la diplomazia» sottolinea ancora Ted Chaiban.
«L'assistenza umanitaria non porrà fine alla guerra, ma aiuterà a mantenere in vita i bambini. Contiamo sul generoso sostegno dei nostri donatori per continuare a sostenere i bambini siriani, nonostante tutte le altre crisi che si stanno verificando nella regione e nel mondo.»