Partnership
Ospedale amico
Mantenere gli standard assistenziali più alti per la cura dei neonati
L’allattamento rappresenta una componente vitale del diritto di ogni bambino di godere del miglior stato di salute possibile, nel rispetto del diritto di ogni madre di prendere una decisione informata su come alimentare suo figlio, basata su informazioni complete sostenute da prove di efficacia, libere da interessi commerciali, e con il sostegno necessario che le consenta di portare a termine la sua decisione.
Lo scopo dell’Ospedale Amico dei Bambini e delle Bambine (BFHI - Baby-Friendly Hospital Initiative) è di garantire che madri, neonate e neonati ricevano cure tempestive e adeguate prima e durante la loro permanenza in un punto nascita. Questo richiede un insieme di pratiche assistenziali precoci e appropriate, e supporto continuo da parte di professionisti e professioniste qualificati.
Il percorso per diventare struttura amica prevede di:
- ri-orientare i servizi nell’ottica delle famiglie, mettendole al centro e agendo di conseguenza;
- intraprendere un cambiamento culturale dell’assistenza e della formazione;
- proteggere famiglie ed operatori da pressioni commerciali rispettando il Codice Internazionale sulla Commercializzazione dei Sostituti del Latte Materno.
L'assistenza che la madre e il neonato ricevono nei primi giorni del post partum è destinata ad influenzare l’andamento dell’allattamento, la loro salute e le loro vite.
Protocollo clinico n.7 dell’Academy of Breastfeeding Medicine
L'allattamento è considerato una priorità di salute pubblica, citato nell’art. 24 della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell'Adolescenza
1 ora
dalla nascita per la prima poppata
6 mesi
di allattamento esclusivo
43%
i bambini < 6 mesi attualmente nel mondo esclusivamente allattati
I Passi per diventare Ospedale Amico
La necessità di proteggere, promuovere e sostenere l'allattamento poggia sulla consapevolezza del complesso equilibrio che regola il processo fisiologico dell'intero precorso nascita in tutti i suoi aspetti: prenatali, perinatali e postnatali. In un punto nascita, questo viene sostenuto da procedure organizzative a sostegno dell'allattamento e dell’alimentazione infantile, da operatori e operatrici con conoscenze e competenze specifiche, e da una serie di buone pratiche che mettono le famiglie al centro, sostenendole nelle scelte per l’alimentazione e la cura dei propri bambini.
I Passi riguardano
- Politiche e procedure a sostegno dei 10 Passi
- Competenze di counselling fondamentali
- Informazioni nel periodo prenatale
- Assistenza al parto e nell’immediato post partum
- Aiuto pratico per una madre che allatta
- Assistenza a madri e bambini con bisogni speciali
- Assistenza alla dimissione
Nel 1991, OMS e UNICEF hanno lanciato la BFHI e da allora oltre 117 paesi hanno implementato i Dieci Passi nei loro punti nascita. Il percorso di riconoscimento OMS/UNICEF basato sulle evidenze accompagna le strutture in un processo di cambiamento.
Chi può diventare Ospedale Amico dei Bambini e delle Bambine?
Possono richiedere di avviare il percorso di riconoscimento punti nascita pubblici, privati convenzionati e privati accreditati. Le strutture sanitarie interessate a ottenere questo riconoscimento devono seguire gli Standard per le Buone Pratiche previsti per gli Ospedali, che comprendono il rispetto del Codice Internazionale sulla Commercializzazione dei Sostituti del Latte Materno siglato nel 1981 e le successive pertinenti risoluzioni della Assemblea Mondiale della Sanità.
Tutti gli operatori e operatrici a contatto con donne in gravidanza, madri e bambini, dovranno adottare standard di buone pratiche assistenziali, che hanno lo scopo di proteggere, promuovere e sostenere la fisiologia della nascita, l’avvio e il proseguimento dell’allattamento, nonché lo sviluppo di un forte legame fra genitori e figli.
Nel percorso per diventare Ospedale Amico sono previste tre fasi di valutazione:
- Valutazione Fase 1- Visita alla struttura e verifica documentazione
- Valutazione Fase 2 - Competenze degli operatori
- Valutazione Fase 3 - Assistenza alle donne
il tutto accompagnato da contatti regolari con rappresentanti dell’UNICEF.