Afghanistan, mille giorni senza istruzione per le ragazze afghane
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Oggi ricorre un anniversario triste e deprimente: 1.000 giorni dall'annuncio del divieto di frequentare le scuole secondarie per le ragazze in Afghanistan. 1.000 giorni fuori da scuola pari a 3 miliardi di ore di lezione perse.
Per 1,5 milioni di ragazze, questa esclusione sistematica non è solo una palese violazione del loro diritto all’istruzione, ma comporta anche opportunità sempre più scarse e un deterioramento della salute mentale. I diritti dei bambini, soprattutto delle ragazze, non possono essere ostaggio di politiche. Le loro vite, il futuro, le speranze e i sogni sono in bilico.
L'impatto del divieto va oltre le ragazze stesse. Acuisce la crisi umanitaria in corso e ha serie ramificazioni per l'economia e la traiettoria di sviluppo dell'Afghanistan. L’istruzione non fornisce solo opportunità. Protegge le ragazze da matrimoni precoci, malnutrizione e altri problemi di salute e rafforza la loro resistenza a disastri come le inondazioni, la siccità e i terremoti che spesso affliggono l'Afghanistan.[1]
I miei colleghi dell'UNICEF stanno lavorando duramente per sostenere tutti i bambini in Afghanistan. Insieme ai partner, stiamo garantendo a 2,7 milioni di bambini l'istruzione primaria, gestendo corsi di istruzione a livello comunitario per 600.000 bambini - due terzi dei quali sono ragazze -, formando insegnanti e facendo tutto il possibile per mantenere in funzione le infrastrutture scolastiche.
Nel momento in cui segniamo questo triste anniversario, esorto le autorità de facto a permettere a tutti i bambini di riprendere immediatamente a studiare. E invito la comunità internazionale a rimanere impegnata e a sostenere queste ragazze che hanno bisogno di noi più che mai. Nessun Paese può progredire se metà della sua popolazione viene lasciata indietro.
Dichiarazione di Catherine Russell, Direttrice generale dell’UNICEF
Note
[1] Recenti dati sulle famiglie, tratti dall'indagine MICS (Multiple Indicator Cluster Survey) dell'UNICEF, dimostrano che più una ragazza è istruita, maggiori sono le possibilità per lei e per i suoi figli di sopravvivere e prosperare, soprattutto se completa la scuola superiore.
In Afghanistan nel 2023, l’UNICEF ha raggiunto:
- Oltre 20 milioni di persone con servizi di assistenza sanitaria di base, tra cui 1 milione di persone che vivono in aree difficili da raggiungere, grazie a squadre mobili;
- 2,1 milioni di persone con acqua sicura e 1,1 milioni con servizi igienici;
- 1,4 milioni di bambini vaccinati contro il morbillo;
- 000 bambini gravemente malnutriti hanno ricevuto cure ospedaliere;
- 000 bambini (per il 60% femmine) hanno ricevuto un'istruzione grazie a 21.355 classi di istruzione comunitaria;
- 000 famiglie vulnerabili hanno ricevuto assistenza sociale e 86.000 denaro per le necessità invernali;
- 000 bambini, compresi quelli non accompagnati e separati, con servizi di case management.