Alessio Boni: in missione con l'UNICEF / 3
3 minuti di lettura
Una pace figlia dello tsunami
- Alessio Boni in classe con i bambini della scuola Siron - ©UNICEF Italia/2008/M.Mazzone
Terzo giorno (11 novembre 2008) - Si parte per visitare delle scuole ricostruite in una delle zone più colpite sia dalla violenza dell'onda anomala dello tsunami che da trent'anni di conflitto tra i guerriglieri indipendentisti del GAM (Gerakan Aceh Merdeka) e l'esercito governativo.
È incredibile come la natura, enormemente distruttiva per un verso, abbia, per un altro, capovolto le sorti di un popolo che subiva le conseguenze di un conflitto che durava da tutti questi anni.
Infatti, per via della necessità di far arrivare gli aiuti umanitari e gli interventi strutturali, l'emergenza post-tsunami ha portato a una riconciliazione tra entrambe le parti (militari e guerriglieri), che è sfociata in un vero e proprio accordo di pace, stipulato il 15 agosto del 2005.
Dopo circa un'ora di viaggio approdiamo alla scuola SDN Siron finita di costruire a marzo di quest'anno [con i fondi delle parti sociali italiane (Confindustria e sindacati confederali], e con vero piacere noto il lavoro dell'UNICEF: le strutture nuove e antisismiche, dotate di bagni, acqua corrente ed elettricità.
Siamo accolti da una danza di bambine che sottolineavano la propria ospitalità lanciandoci petali di fiori.
Nella mattinata trascorsa con i bambini noto come al solito una grande vivacità e curiosità, ma nello stesso tempo scorgo nei loro occhi già una spiccata dignità.
Mi ha piacevolmente colpito la cura nelle divise, la possibilità di avere un sussidiario, sedie, tavoli, lavagne e materiale didattico, che per noi può sembrare scontato ma vi assicuro che qui non lo è.
Questa attenzione civile nei confronti dell'alfabetizzazione denota un desiderio di progredire che ha la sua genesi proprio nelle scuole primarie.
Un centro per gli orfani
- Alessio Boni insieme al Presidente dell'UNICEF Vincenzo Spadafora con i bambini del Child Centre Punge - ©UNICEF Italia/2008/M.Mazzone
Dopo pranzo andiamo a visitare il Child Centre Punge, un centro per bambini che hanno perduto i genitori durante la tragedia dello tsunami e che sono stati ricongiunti ad altre famiglie della comunità.
L'attività primaria è quella di dare sostegno psicologico a questi bambini rimasti traumatizzati nella speranza che possano ritornare ad una vita sociale normale, liberi dal loro isolamento dovuto allo spavento subito.
Inoltre, l'UNICEF ha formato, qui come negli altri 19 centri come questo sparsi per la provincia di Banda Aceh, gli operatori sociali per evitare i casi di traffico e sfruttamento a cui purtroppo i bambini possono cadere vittime in queste situazioni di emergenza.
Ma il tema della protezione dei bambini vittime di traffico lo approfondirò nel seguito del viaggio.