Alluvioni in Emilia-Romagna, gli effetti dei cambiamenti climatici mettono a rischio i diritti di bambini e adolescenti anche in Italia
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L'UNICEF esprime cordoglio e vicinanza alle popolazioni dell'Emilia-Romagna colpite in questi giorni dalle alluvioni. Il nostro ringraziamento più affettuoso va al Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, nostri storici Ambasciatori di buona volontà, impegnati senza sosta anche in questa emergenza.
L'Italia, come altri Paesi, che si trovano nel cosiddetto hotspot Mediterraneo, sta sperimentando con sempre più frequenza fenomeni metereologici estremi che hanno un grave impatto sulla popolazione.
Secondo l'Indice di Rischio Climatico per l'Infanzia (CCRI) dell'UNICEF, l'Italia presenta un rischio elevato per l'esposizione a rischi, shock e stress climatici e ambientali.
In Italia circa 11,5% della popolazione è esposta al rischio alluvioni, in Emilia-Romagna questo dato arriva al 62,5% (dati ISTAT). Questi dati sono in costante peggioramento anche a causa dei cambiamenti climatici.
L'Italia, come altri Paesi, che si trovano nel cosiddetto hotspot Mediterraneo, sta sperimentando con sempre più frequenza fenomeni metereologici estremi che hanno un grave impatto sulla popolazione.
Secondo l'Indice di Rischio Climatico per l'Infanzia (CCRI) dell'UNICEF, l'Italia presenta un rischio elevato per l'esposizione a rischi, shock e stress climatici e ambientali.
In Italia circa 11,5% della popolazione è esposta al rischio alluvioni, in Emilia-Romagna questo dato arriva al 62,5% (dati ISTAT). Questi dati sono in costante peggioramento anche a causa dei cambiamenti climatici.
I bambini e gli adolescenti sono tra i gruppi più vulnerabili agli effetti dei cambiamenti climatici, sono tra i più a rischio nelle emergenze climatiche, anche a causa dell'interruzione dei servizi di base.
I diritti dei bambini al centro della risposta climatica
L'UNICEF lavora in tutto il mondo anche per mettere i diritti dell'infanzia al centro della risposta climatica. In Italia portiamo avanti azioni di sensibilizzazione e di advocacy per chiedere che le politiche climatiche siano a misura di bambini e adolescenti.
L'Italia si sta dotando di un Piano Nazionale di Adattamento ai cambiamenti climatici e per questo l'UNICEF chiede di intervenire nei sei settori cruciali per l'infanzia: acqua, strutture sanitarie e igiene (WASH), salute, nutrizione, istruzione, politiche sociali e protezione dell'infanzia; di mettere bambini e adolescenti in condizione di agire attraverso una formazione strutturale sui cambiamenti climatici, inclusa la riduzione del rischio da disastri naturali; di consultare i bambini e i giovani sia in fase di stesura, sia nelle fasi di realizzazione, monitoraggio e valutazione delle politiche climatiche.
I bambini e gli adolescenti sono i meno responsabili per le cause dei cambiamenti climatici, ma quelli che ne subiranno gli effetti per la maggior parte della propria vita; è necessaria un'azione urgente e decisa per invertire la rotta.
Dichiarazione del Portavoce UNICEF Italia Andrea Iacomini.
L'Italia si sta dotando di un Piano Nazionale di Adattamento ai cambiamenti climatici e per questo l'UNICEF chiede di intervenire nei sei settori cruciali per l'infanzia: acqua, strutture sanitarie e igiene (WASH), salute, nutrizione, istruzione, politiche sociali e protezione dell'infanzia; di mettere bambini e adolescenti in condizione di agire attraverso una formazione strutturale sui cambiamenti climatici, inclusa la riduzione del rischio da disastri naturali; di consultare i bambini e i giovani sia in fase di stesura, sia nelle fasi di realizzazione, monitoraggio e valutazione delle politiche climatiche.
I bambini e gli adolescenti sono i meno responsabili per le cause dei cambiamenti climatici, ma quelli che ne subiranno gli effetti per la maggior parte della propria vita; è necessaria un'azione urgente e decisa per invertire la rotta.
Dichiarazione del Portavoce UNICEF Italia Andrea Iacomini.