Bangladesh: almeno 32 bambini uccisi nelle violenze

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02/08/2024

Sono appena tornato dopo una settimana in Bangladesh e sono profondamente preoccupato per l’impatto sui bambini delle recenti violenze e dei disordini in corso. L’UNICEF ha confermato che almeno 32 bambini sono stati uccisi durante le proteste a luglio, mentre molti altri sono stati feriti e detenuti. È una perdita terribile.

L’UNICEF condanna tutti gli atti di violenza. A nome dell’UNICEF, estendo le mie sentite condoglianze alle famiglie in lutto per la perdita dei loro figli e figlie. I bambini devono essere protetti in ogni momento. È una responsabilità di tutti.

Sono a conoscenza delle notizie sulla detenzione dei bambini e ricordo alle autorità che per un bambino entrare in contatto o in conflitto con la legge può essere molto spaventoso. In linea con i diritti umani internazionali e con la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell'infanzia e dell’adolescenza, di cui il Bangladesh è firmatario, e sulla base di ricerche sugli effetti della detenzione sui bambini, l'UNICEF esorta a porre fine alla detenzione dei bambini in tutte le sue forme. Ciò significa che i bambini non devono essere arrestati o detenuti per la loro semplice presenza in un luogo o per il loro background, la loro religione, le azioni o le convinzioni dei loro familiari.

Priorità: sostenere i bambini coinvolti nelle emergenze

Sostenere i bambini coinvolti nella violenza è una priorità per l'UNICEF. Ho visitato la linea telefonica 1098, sostenuta dall'UNICEF, che ha registrato un aumento del 250% delle richieste dall'inizio delle violenze. Ho visto come i consulenti formati ascoltano le preoccupazioni dei bambini, li orientano verso il supporto e i servizi appropriati e li seguono.

Inoltre, 1.100 assistenti sociali, formati dall'UNICEF, nell'ambito del Dipartimento dei Servizi Sociali, stanno fornendo assistenza psicosociale ai bambini la cui salute mentale è stata compromessa dalla violenza e dal coprifuoco. 

Uno dei modi migliori per aiutare i bambini a riprendersi dalla violenza e per tenerli al sicuro è riaprire tutte le scuole, riavviare l'apprendimento e riunire i bambini con i loro amici e insegnanti. 30 milioni di studenti, dalla scuola materna a quella secondaria, hanno perso 10 giorni di scuola. Queste perdite di apprendimento sono aggravate dalla chiusura delle scuole all'inizio dell'anno a causa del caldo, dei cicloni e delle inondazioni. Sebbene l'UNICEF accolga con favore la riapertura delle scuole primarie in molte parti del Bangladesh a partire dal 4 agosto, ci saranno ancora circa 15,5 milioni di bambini che non potranno riprendere a studiare. Più a lungo i bambini restano fuori dalla scuola, soprattutto le bambine, meno probabilità hanno di tornare, mettendo a rischio il loro futuro.

Nei miei incontri con il governo, i partner dell'UNICEF e le organizzazioni che lavorano per e con i giovani, ho sottolineato che la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell'infanzia e dell’adolescenza riconosce il diritto dei bambini alla libertà di associazione e alla libertà di riunione pacifica.

I bambini e i giovani sono il futuro del Bangladesh. Devono essere protetti quando parlano.


Dichiarazione di Sanjay Wijesekera,
Direttore Regionale dell’UNICEF per l’Asia del Sud

02/08/2024

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