Con il cessate il fuoco si accende un barlume di speranza per milioni di bambini a Gaza

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20/01/2025

Il 19 gennaio 2025 è entrato in vigore l’accordo di cessate il fuoco tra Hamas e Israele, che ha portato un barlume di speranza ai milioni di bambini e alle famiglie devastati da oltre 15 mesi di guerra.

Dall’inizio dell’escalation delle violenze – 7 ottobre 2023- decine di migliaia di bambini sono stati uccisi o feriti, presi in ostaggio, separati dalle loro famiglie: parliamo di oltre 14 mila bambini morti e 26 mila feriti. Con l’infuriare della guerra, ogni bambino a Gaza è stato esposto a eventi profondamente stressanti e traumatici: bombardamenti, sfollamenti e gravi carenze di cibo, acqua e medicine.

A Gaza più del 90% della popolazione (1,9 milioni di persone) è stata costretta a sfollare ripetutamente mentre circa la metà della popolazione (2,1 milioni) ha affrontato la fame e l’insicurezza alimentare. 
Con il cessate il fuoco ora in corso, le famiglie provano ad andare avanti con la speranza che entrambe le parti onoreranno gli impegni presi e che si potrà iniziare il lungo percorso di guarigione e ricostruzione.

I bambini sognano un futuro più luminoso

A causa dei bombardamenti costanti, il 95% delle scuole di Gaza sono state distrutte o danneggiate. Bambini come Lana , 10 anni, non hanno più avuto modo di seguire le lezioni. Per questo l’UNICEF e i suoi partner hanno installato degli spazi sicuri per l’apprendimento all’interno dei campi per sfollati: affinché i bambini potessero continuare a studiare.

Sono così felice di poter tornare a scuola e continuare ad imparare. Mia madre mi ha aiutato da casa, facendomi leggere e scrivere di modo che imparassi ad esprimermi meglio. Avevo una media del 97% negli anni scolastici precedenti.

Lana, 10 anni

Lana, 10 anni, si trova insieme ad altri bambini nel centro di apprendimento installato dall'UNICEF nel campo sfollati

La storia di Hiyam

In tutta la Striscia di Gaza, la produzione di acqua è a meno del 25% della sua capacità, costringendo le famiglie a fare affidamento ad autocisterne fornite da organizzazioni come l'UNICEF. Da quando il conflitto si è intensificato, l’UNICEF ha raggiunto oltre 2 milioni di persone con acqua potabile e per uso domestico, aiutando i bambini come la dodicenne Hiyam.

Vado a prendere l’acqua tutti i giorni ed è estenuante, mi fanno male le mani a furia di trasportare le taniche per distanze così lunghe. Mi manca svegliarmi la mattina, pettinarmi e prepararmi per andare a scuola. Vorrei che quei giorni tornassero indietro.

Hiyam, 12 anni

Saremo al fianco delle famiglie per consegnare gli aiuti necessari e fornire assistenza

L'entità dei bisogni umanitari è enorme, oltre 3,3 milioni di persone si trovano in disperato bisogno di assistenza. L'UNICEF e i suoi partner stanno aumentando la propria risposta in modo da poter raggiungere ancora più persone, specialmente quelle che hanno avuto poco o nessun sostegno.

Nel primo giorno di interruzione dei combattimenti abbiamo già 1.300 camion pronti per consegnare aiuti salvavita come cibo, acqua, medicinali, kit per l’igiene, l’istruzione e il supporto psicosociale dei bambini. Seguiranno ulteriori 700 camion di forniture.

“Con il collasso dei servizi essenziali in tutta Gaza, dobbiamo agire il prima possibile per salvare le vite in pericolo e aiutare i bambini a guarire” ha dichiarato Catherine Russell, Direttrice Generale dell'UNICEF.

L'UNICEF chiede a entrambe le parti di onorare gli accordi e di garantire l'accesso senza ostacoli di tutte le forniture, cosicché organizzazioni come la nostra possano raggiungere i bambini e le famiglie con gli aiuti umanitari di cui hanno disperatamente bisogno.

20/01/2025

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