David Beckham
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25 giugno 2006 - David Beckham, uno dei giocatori di calcio più celebri al mondo, ha una lunga storia di amicizia con l'UNICEF, di cui è diventato nel 2005 Goodwill Ambassador.
Nel 2001, quando giocava per il Manchester United - squadra che anch'essa sostiene l'UNICEF da lunga data - si era recato Thailandia per sostenere gli sforzi dispiegati dalla nostra organizzazione per far rispettare il diritto all'uguaglianza delle bambine thailandesi, là dove esse erano private dei diritti fondamentali.
Nel 2003 Beckham e il Manchester United sono stati fra i testimonial della campagna "End Child Exploitation", la campagna del Comitato Inglese per l'UNICEF contro lo sfruttamento economico e sessuale dei minori.
Nel gennaio 2005, Beckham è stato nominato Goodwill Ambassador dell'UNICEF con speciale incarico per le attività sportive.
Le circostanze hanno subito fornito a David l'occasione di mostrare il suo impegno al servizio dell'organizzazione, aiutando l'UNICEF nella raccolta fondi in favore dei bambini vittime dello tsunami che aveva colpito il Sud-Est asiatico nel dicembre 2004.
Ai Mondiali di calcio del 2006 Beckham offre ancora all'UNICEF uno dei suoi "passaggi decisivi" partecipando alla campagna «Uniti per i bambini, Uniti per la pace ».
Una forza del calcio
Beckham è stato una star sin dalla sua infanzia. A 11 anni vince un concorso che gli permette di partecipare ad una giornata di allenamenti del mitico Barcellona Football Club.
Diventa capitano della Nazionale inglese nel 1996 colleziona una straordinaria serie di successi con il Manchester, tra cui la Coppa UEFA, la Champions League, la Coppa Toyota e la FA Cup (competizione inglese che è anche il più antico torneo calcistico al mondo), per non parlare delle vittorie nel campionato inglese, vinto per ben 4 volte nel quinquennio 1996-2001.
Nel 2003 stupisce il mondo del calcio annunciando il passaggio con un contratto quadriennale al Real Madrid.
Beckham si impone da molto tempo sulla scena calcistica internazionale come una forza decisiva. Piazzando il pallone all'incrocio dei pali su punizioni con angolazioni impossibili o terrorizzando le difese a partire dal centrocampo, ed è oggi considerato da molti come il miglior centrocampista del momento.