Dichiarazione congiunta di UNICEF, UNHCR e OIM a due anni dal naufragio che ha causato la morte di 94 persone a Cutro, Italia
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Due anni fa, a pochi metri dalla spiaggia di Steccato di Cutro, un’imbarcazione di legno sovraffollata si spezzava, causando la morte di almeno 94 persone, tra cui bambine e bambini.
Questa cupa ricorrenza è un promemoria della necessità urgente di un sistema strutturato ed efficace di ricerca e soccorso in mare, basato sul diritto internazionale, che preveda il coinvolgimento dell’UE a supporto del lavoro vitale della Guardia Costiera italiana.
Ricordiamo che salvare vite in mare non solo è una tradizione marittima di lunga data ma è un dovere legale degli stati. Le traversate del Mediterraneo sono pericolose, le imbarcazioni utilizzate sono inadatte alla navigazione e rischiano di capovolgersi con facilità. Il soccorso deve avvenire il più rapidamente possibile.
Dichiarazione di
Laurence Hart, Direttore dell'Ufficio di Coordinamento del Mediterraneo dell'OIM,
Nicola Dell’Arciprete, Coordinatore della Risposta in Italia per l'Ufficio UNICEF per l’Europa e l’Asia Centrale,
Chiara Cardoletti, Rappresentante dell’UNHCR per l’Italia, la Santa Sede e San Marino