UNICEF all'UE: diritti dei minori siano centrali nell'Agenda europea sulle Migrazioni

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11/05/2015

12 maggio 2015 - Alla vigilia dell'adozione dell'Agenda UE sulle migrazioni, l'UNICEF chiede che i diritti e il benessere dei minori migranti siano al centro delle politiche europee sull'immigrazione, e che l'Unione Europea sia ispirata dai valori che la contraddistinguono.

Il bilancio delle vittime nel Mediterraneo nel 2015 è già oltre 50 volte superiore a quello registrato nello stesso periodo dello scorso anno. Con l'arrivo della bella stagione, il numero dei minori che intraprenderanno questo viaggio pericoloso non potrà che aumentare

I rischi per i bambini coinvolti nel flusso migratorio aumenteranno, non solo durante le pericolose traversate, ma anche all'arrivo sulle coste europee, dove essi potrebbero non ricevere le cure e attenzioni particolari di cui hanno urgente bisogno.

A maggior rischio sono i bambini migranti che viaggiano da soli, senza genitori o familiari adulti. Secondo l'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) su  circa 170.000 immigrati che sono arrivati in Italia via mare dalla Libia lo scorso anno, più di 13.000 erano minorenni non accompagnati.
 
I nuovi rapporti indicano che contrabbandieri e trafficanti di bambini sfruttano una situazione già disperata, lucrando sui minori che chiedono asilo e spingendo i loro genitori a pagare un riscatto in denaro ancora più alto per potersi riunire ai loro figli.
 
«L'impatto di questa enorme tragedia sui minori migranti va ben oltre le sponde del Mediterraneo» afferma Yoka Brandt, Vicedirettore generale dell'UNICEF. «Ovunque questi bambini e ragazzi si trovino - in viaggio dalle loro case, in mare, o sulle coste europee o di altri continenti - hanno tutto il diritto di essere protetti e curati. Con l'aumento delle migrazioni, l'Unione Europea può cogliere l'occasione di applicare le sue leggi e i suoi valori più radicati, difendendo realmente i diritti dei minori migranti e delle loro famiglie, e diventando un esempio per tutto il mondo.»
 
I bambini migranti spesso rimangono intrappolati dalle lacune nelle leggi, nelle politiche e nelle pratiche dell’attuale quadro di protezione dell'Unione Europea, e devono fare fronte a un accesso limitato alla giustizia, all’istruzione e all’assistenza sanitaria. Possono essere sottoposti a detenzioni e deportazioni, a espulsioni collettive e a pratiche di controllo alle frontiere che mettono in pericolo le loro vite quando entrano nel territorio dell'UE.
 
L'UNICEF ritiene che l'Agenda sulle Migrazioni che l'UE adotterà domani, 13 maggio, rappresenti l'occasione per rafforzare ulteriormente le garanzie dell’Unione Europea per proteggere i bambini, come proposto nelle linee-guida su "Coordinamento e cooperazione nei sistemi di protezione integrata dei minori" (Coordination and cooperation in integrated child protection systems).
 
 

Un decalogo per la tutela dei minori migranti

Nel superiore interesse dei bambini, l’UNICEF esorta l'Unione Europea a ispirarsi al seguente Piano in 10 punti per assicurare la protezione dei minori migranti:

  1. Accogliere e trattare sempre tutti i bambini migranti, in primo luogo, come bambini portatori dei diritti enunciati nella Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell'adolescenza
  2. Applicare le leggi e le politiche esistenti per salvaguardare e tutelare i diritti dei minori coinvolti  nelle migrazioni, incluso il monitoraggio e la coerente applicazione della Direttiva dell’UE 2011/36 contro la tratta di esseri umani, e della Strategia UE 2012-2016 per l'eradicazione della tratta di esseri umani, con particolare attenzione alla prevenzione, alla riduzione della domanda e al perseguimento legale di coloro che sfruttano e attuano violenze sui bambini
  3. In tutte le decisioni, le autorità dovrebbero essere fondamentalmente guidate dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia – e dal suo principio cardine del superiore interesse del minore – anche in decisioni in materia di protezione internazionale, concessione o rifiuto delle domande di residenza, nonché decisioni riguardanti il trasferimento o il ritorno
  4. Proteggere i minori migranti, rafforzando i sistemi nazionali integrati di protezione dell'infanzia, e agire a livello europeo per migliorare gli standard di protezione e far fronte alle necessità di protezione trans-nazionale, come proposto dalle linee guida UE sopra citate
  5. I minori non dovrebbero essere mai collocati in centri di detenzione né essere separati dai loro familiari per ragioni legate alla migrazione
  6. Nelle operazioni di ricerca e salvataggio in mare, devono sempre prevalere il Diritto Marittimo Internazionale e la secolare consuetudine di salvare e proteggere le vite umane in pericolo
  7. In ogni momento, durante e dopo le operazioni di ricerca e soccorso, i bambini e le donne in gravidanza devono ricevere cure e attenzioni speciali
  8. Tutti i bambini - a prescindere dal loro status giuridico o da quello dei loro genitori - devono avere un equo accesso all'istruzione di qualità, all'assistenza sanitaria (inclusa quella psicologica) alla tutela sociale e alla giustizia
  9. Tutti i bambini dovrebbero ricevere una protezione equa e coerente, senza alcuna discriminazione basata su nazionalità, residenza, status migratorio o appartenenza etnica, proprie o dei loro genitori
  10. Occorre investire nella lotta alle principali cause alla base della fuga dei migranti dalle loro terre, con un approccio mirato alla riduzione del rischio, alla risposta alle emergenze e alla promozione dello sviluppo

L'UNICEF si unisce all'Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM), all'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) e alle altre agenzie ONU nel sollecitare una più equa distribuzione delle responsabilità in tutta l'Unione Europea per salvare vite umane e proteggere tutti coloro che ne hanno bisogno, e per combattere la retorica razzista e xenofoba che diffama i migranti, i rifugiati, ovunque essi arrivino.
 
«Il Comitato Italiano per l’UNICEF lavora con la società civile, con il Governo e gli enti locali per rafforzare il sistema di protezione dei bambini migranti e garantire il loro migliore interesse, qualsiasi sia il loro status. Inoltre dal 2010 porta avanti la campagna di sensibilizzazione IO come TU per la non discriminazione dei bambini di origine straniera e per contribuire a stabilire norme sociali positive contro il razzismo e la xenofobia» ricorda il Presidente dell’UNICEF Italia Giacomo Guerrera

11/05/2015

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