Ecuador, scuole smart e resilienti ai cambiamenti climatici per imparare meglio

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25/09/2024

È mezzogiorno a Lago Agrio, una città nella parte settentrionale dell’Amazzonia Equatoriale. Le temperature raggiungono i 35° e l’umidità è al 70%. Nella scuola “Ejército Ecuatoriano” in centro città suona la campanella di fine lezioni. I bambini escono dalla classe con gli zaini in spalla.

Prima di tornare a casa, Angel Perez, 12 anni, gioca a palla. Con la fronte imperlata di sudore si riempie la bottiglia d’acqua alla fontanella e beve. Altri studenti, come Merlia Solorzano, 10 anni, ne approfittano per andare in bagno e bagnarsi la testa.

Avere accesso ad acqua da bere e servizi igienici funzionanti non è così scontato.

Il problema più urgente era evitare che i bambini bevessero acqua putrida e disponessero di acqua trattata e resa potabile.

Carmita Orellana, la preside responsabile dell'istituto

I bambini utilizzano i lavabo per rinfrescarsi. Fino a poco tempo fa non c'era abbastanza acqua potabile nella scuola di Lago Agrio ed è ancora così per oltre 2600 scuole equadoriane.

Il programma Smart Resilient School dell'UNICEF

Avere una fonte di acqua sicura per bere, lavarsi le mani o andare al bagno era un problema in questa scuola fino a poco tempo fa, e lo è ancora per almeno 2.663 scuole dell’Ecuador. Per questo l’UNICEF è intervenuta con il Programma “Smart Resilient School” lavorando:

  • al miglioramento delle infrastrutture sanitarie
  • alla fornitura di prodotti per l’igiene, tra cui i kit per l’igiene mestruale
  • all’implementazione dei sistemi di raccolta di acqua piovana per far sì che i bambini abbiano acqua per bere e per l’igiene
  • a una gestione dei rifiuti solidi utilizzando le pratiche di economia circolare
  • all’installazione di pannelli solari per fornire energia rinnovabile alla scuola
  • a lezioni basate sull’igiene delle mani e l’igiene mestruale, la cura dell’ambiente e la resilienza ai cambiamenti climatici

Secondo la Preside Carmita Orellana, il mancato accesso all'acqua influenzava la salute dei bambini: ogni giorno almeno 10 studenti avevano disturbi di stomaco. Oggi la situazione è cambiata.

Come parte del programma, la comunità scolastica con insegnanti e studenti hanno partecipato ad alcuni workshop sull’importanza di utilizzare acqua potabile. Ora i bambini sono coscienti del problema: “Molti bambini bevono acqua dal rubinetto, acqua che contiene parassiti e batteri. Le conseguenze comuni sono mal di stomaco e altre malattie” dice Merlià in classe.

Ecuador

Il problema dell'accesso all'acqua sicura ha pesanti ripercussioni sui bambini e le loro famiglie

2.663scuole

senza accesso ad acqua sicura per bere, lavarsi le mani o per i servizi igienici

7su 10

consumano acqua contaminata dall’escherichia coli nelle aree rurali e in amazzonia

58%

popolazione che ha accesso simultaneo ai servizi idrici, sanitari e igienici

La mancanza di acqua sicura nel paese è una realtà

"Solo il 58% della popolazione ecuadoriana ha accesso simultaneo ai servizi idrici, igienico-sanitari e igienici", spiega Geovanna Reinoso, responsabile dell'UNICEF per l'acqua, i servizi sanitari, l'igiene e i cambiamenti climatici dell'UNICEF in Ecuador.

La situazione è più critica nelle aree rurali e in Amazzonia, dove 7 bambini su 10 consumano acqua contaminata dall’escherichia coli, secondo il “National Survey on Child Malnutrition”. Il consumo di acqua non sicura provoca malattie come diarrea o parassitosi, che possono portare alla malnutrizione cronica infantile o persino alla morte.

Il programma sulle scuole ha rilevato la mancanza di acqua per servizi igienici e rubinetti nelle scuole.

In passato, l’acqua veniva raccolta da un pozzo situato sotto i bagni stessi “Non sempre c’era acqua a sufficienza” racconta la preside, mentre accompagna gli studenti a lavarsi le mani.

Merlía e Ángel mentre vanno a scuola, a Lago Agrio

Angel mette via la palla e va in bagno prima di tornare a casa. Ricorda che in passato il pavimento della scuola era molto sporco e la carenza di acqua significava non potersi lavare le mani in modo così frequente. I bagni avevano un cattivo odore, dice mentre si asciuga le mani. Poi, non appena finito, prende lo zaino e torna a casa.

Scuole smart per tutti

Il giorno dopo, alle 6:30 del mattino, Angel esce di casa per andare a scuola. Lo studente e la sua famiglia vengono dal Venezuela e avevano intenzione di raggiungere il Perù e stabilirvisi, vivono a Lago Agrio da due anni. I primi mesi in Ecuador sono stati difficili “Mi ripetevano ‘torna nel tuo paese’” ricorda.

Nella scuola Ejército Ecuatoriano ci sono oltre 200 studenti stranieri su un totale di 1.050 ragazzi. La scuola accoglie i bambini che vengono da Lago Agrio e quelli provenienti da Colombia, Venezuela, Perù e Repubblica Domenicana. In virtù della sua posizione, vicino al confine dell’Ecuador, la città di Lago Agrio ospita una grande quantità di persone in movimento. Per questo motivo l’UNICEF si concentra su iniziative di promozione dell’integrazione e dell’amicizia tra studenti.

Mentre si avvia verso la scuola, Angel parla dell’esperienza che ha vissuto. “Ora ho amici con cui giocare” ci racconta. Il suo benessere si riflette sul suo andamento scolastico: frequenta la settima (seconda media) e ha ottimi voti.

Prima di arrivare incontra Merlia, si salutano e camminano insieme fino all’entrata.  

Questo modello mira a creare spazi sicuri e sostenibili, capaci di adattarsi alle diverse condizioni provocate dal cambiamento climatico

Geovanna Reinoso, responsabile per l'acqua, i servizi sanitari, l'igiene e i cambiamenti climatici dell'UNICEF in Ecuador

Un Progetto di benessere sostenibile

Il programma dell'UNICEF è in fase di attuazione nelle comunità vulnerabili delle regioni amazzoniche, costiere e e degli altopiani dell'Ecuador. Queste comunità sono sensibili agli effetti dei cambiamenti climatici, come le alte temperature e la siccità che incidono sulla sicurezza idrica.

Fornire acqua potabile e servizi nelle scuole, con un focus sulla resilienza al cambiamento climatico, è fondamentale per garantire il benessere e il diritto all’educazione dei bambini, dando loro accesso all’acqua e a un ambiente salubre.

Come parte del programma i bambini partecipano anche a lezioni sulle buone pratiche d’igiene: “Ogni giorno lavoriamo su questi temi e i workshop hanno un grande impatto sugli studenti, si genera un passaparola” racconta la preside. In altre occasioni, i workshop si concentrano sull’igiene mestruale, l’efficienza idrica e la sicurezza dell’acqua.

“Ho detto a mia madre che quando l’acqua inizia a bollire, cioè quando compaiono le bolle, deve farlo per un minuto. E, quando la spegne, deve aspettare almeno 20 minuti prima di berla” dice Merlia.

Gli studenti della scuola “Ejército Ecuatoriano” hanno anche appreso l'efficienza energetica e la sicurezza energetica. Sanno che gli alti livelli di radiazione solare della città possono essere sfruttati per convertirla in elettricità pulita. I pannelli solari installati sui tetti della scuola forniscono il 95% dell'energia attualmente utilizzata nell'istituto.

25/09/2024

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