Estati Afose. Le ondate di calore mettono a rischio la salute dei bambini

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05/08/2024

Le temperature medie globali stanno aumentando rapidamente e ogni nuova estate è caratterizzata da un un numero crescente di giornate di caldo estremo. Anche il nostro continente è interessato in modo preoccupante da questo fenomeno.

La metà di tutti i bambini che vivono nei 50 paesi compresi tra Europa e Asia Centrale sono già esposti a frequenti ondate di calore. Si ratta del doppio della media globale, che vede “solo” un bambino su quattro colpito dal fenomeno.

Le temperature estreme hanno un effetto devastante sui bambini. In 23 paesi di Europa e Asia Centrale

377bambini/e

hanno perso la vita per cause riconducibili allo stress termico

32mila

persone sono morte per temperature elevate e malattie ad esse collegate

48%

dei bambini uccisi dalle ondate di calore aveva meno di 1 anno

Le ondate di calore hanno un effetto acuto sui bambini anche prima della loro nascita. Possono portare a nascite pretermine, sottopeso alla nascita, anomalie congenite e perfino alla morte. Lo stress da calore è una causa diretta della mortalità infantile: può influenzare la crescita dei neonati e causare una serie di malattie pediatriche.

Nel 2021 circa 377 bambini in 23 paesi compresi tra Europa e Asia Centrale sono morti per cause riconducibili allo stress da calore. Il caldo estremo ha inoltre causato la perdita di oltre 32 mila vite per cause legate all’aumento di temperature o di malattie associate.

“Se le api si estingueranno, sarà la fine del mondo”. Markela e suo nonno Markos

Markos Sakarikos, 70 anni, è un pensionato e apicoltore di Nea Makri, Grecia. Lui e la sua famiglia si sono sempre guadagnati da vivere con la produzione di miele, ma il cambiamento climatico ha un impatto grave sui suoi alveari. 

L’undicenne Markela, nella sua famiglia, rappresenta la quinta generazione di apicoltori , tradizione che potrebbe non essere in grado di portare avanti con l’aumento delle temperature, la siccità e gli incendi che ogni estate interessano l'isola.

“Quasi ogni giorno al telegiornale sento di bambini che devono scappare dalle loro case per gli incendi boschivi e di persone che muoiono in questi incendi” racconta. “sono spaventata”.

Con temperature che hanno raggiunto i 35 gradi a Dushanbe, in Tajikistan, Khurshed (13 anni) si rinfresca ad una fontana nel parco Spartak di ritorno a casa.

Nel luglio 2024 le temperature medie nel paese hanno registrato un aumento, i ragazzi come lui fanno di tutto per mantenersi freschi durante la giornata.

Kosovo: un centinaio di giovani attivisti per il clima manifesta per chiede alla istituzioni misure immediate: “Vogliamo un cambiamento e lo vogliamo ora”.

“Ognuno di noi oggi sta lasciando un’impronta nelle emissioni di anidride carbonica. Dobbiamo cambiare le nostre abitudini per salvare il pianeta” spiega Bardha, rappresentante della rete dei giovani ambientalisti.

“I giovani sono stanchi di essere semplici spettatori, vogliono agire, essere parte del cambiamento. Chiedono più spazio per essere ascoltati”

Questa madre in Uzbekistan sta tenendo tra le braccia il suo piccolo, nato prematuro, usando il metodo "kangaroo" (contatto pelle a pelle). Questo metodo aiuta la sopravvivenza e lo sviluppo del neonato, specialmente per i bambini nati prematuri. La pressione esercitata gentilmente sul petto della madre, senza alcun vestito tra lei ed il bambino, aiuta ad instaurare un legame profondo tra madre e figlio.

Circa 9 milioni e mezzo di bambini in Uzbekistan (il 91% del totale) sono esposti a ondate di calore provocate dal cambiamento climatico: si prevede che il paese sarà uno dei 10 più colpiti al mondo dallo stress termico.

Le temperature estreme dell'estate stanno colpendo i bambini di tutto il mondo

Per rispondere a questo fenomeno l'UNICEF lavora con i governi, i partner e le comunità in tutta la regione per costruire sistemi resilienti alle ondate di calore. 

In particolare piani d’azione per fronteggiare le temperature elevate, con politiche di riduzione del rischio di catastrofi ed investimenti nell'assistenza sanitaria di base per supportare in modo più adeguato i disturbi provocati dalle ondate di calore.

Chiediamo ai governi l'adattamento delle strutture scolastiche per ridurre le temperature nelle aree in cui giocano i bambini e la formazione del personale docente con competenze su come rispondere allo stress da calore. Chiediamo inoltre l'adattamento della progettazione urbana e delle infrastrutture per ridurre al minimo l'esposizione al calore e la fornitura di acqua potabile nei paesi con una qualità e una disponibilità idrica in deterioramento.

In una regione in cui le temperature stanno aumentando ad un ritmo più rapido di quello globale possono sorgere gravi complicazioni per la salute dei bambini, in particolare dei più piccoli. Se non prendiamo provvedimenti, queste condizioni possono essere pericolose per la vita

 Regina De Dominicis, Direttore regionale UNICEF per Europa e Asia centrale

05/08/2024

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