Evviva le zanzariere!
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Akateng dice che le piace giocare a pallavolo, ma che appena ha tempo va in biblioteca, legge tanti libri in inglese, lo parla benissimo, anche se la sua lingua madre è il buli. Dice anche che non adora dover fare le pulizie di casa tutti i giorni alle 5 e uscire di casa alle 6.30. Per arrivare a scuola ci mette quaranta minuti di cammino, ed è dura tutti i giorni, dice.
“Abbasso la malaria, evviva le zanzariere!” Il corteo riparte, e dopo il mercato e dopo aver attraversato la cittadina, torna verso la scuola. Sono tutti sudati, loro, e anche noi. Il sole quando esce picchia forte sul corteo. A scuola però c'è ombra e c'è la piccola merenda finale, e soprattutto il grande quiz. Oggi per il quiz dell'UNICEF sulla malaria ci sono i campioni di una cittadina che dista da qui una cinquantina di chilometri. Insomma, vengono da lontano.
Akateng non partecipa al quiz, anche se – mi dice - «io le so quasi tutte le domande che stanno facendo». Così mi racconta ancora di sé, che a 15 anni sente che la vita è ancora tutta davanti, che se non farà l'attrice farà l'infermiera, che adora connettersi a internet, ma costa troppo a Sandema, ma che quello che più le manca è sua mamma, che per lavorare è a tre ore di viaggio da lì.
Vive con due fratelli e due sorelle, tutti più piccoli, e che casa è piena di candele, per leggere la notte. Che prima di leggere, però, è lei stessa a rimboccare i più piccini sotto la zanzariera, le sorelle in un letto e i fratelli in un altro, e solo allora poi anche lei si mette sotto la zanzariera, si accende la candela, e finalmente può cominciare a leggere.
Youth Link intanto è arrivato alla fine del quiz, e i tre campioni di fuori se la cavano bene, ma i tre campioni di casa da un po' non sbagliano nemmeno un quiz. Domanda finale. «La risposta è sì, le donne in gravidanza sono più soggette al rischio di contrarre la malaria!!!». I campioni di oggi allora sono i campioni di Sandema!!! I ragazzi esplodono in grida e corrono impazziti, Youth Link e UNICEF premiano i nuovi campioni.
La giornata finisce qui, poi ognuno andrà verso casa, anche Akateng ci saluta un po' triste. I ragazzi e le ragazze attivisti della malaria riprendono la via di casa, dove possibilmente ciascuno di loro rimboccherà le zanzariere dei fratellini e delle sorelline.
Fa una certa impressione vedere questi ragazzi, dai 12 ai 16 anni, con una specie di sacro fuoco, che è quello di migliorare la vita quotidiana nelle loro comunità, di educare anche i più anziani alle buone pratiche della salute di base.
Gli attivisti di Youth Link sono anche loro tutti ragazzi di Builsa, tutti tra i 18 e i 21 anni, tutti innamorati del loro paese e convinti che non sarà semplice migliorare, ma che è la cosa più attraente del mondo riuscire a portare l'entusiasmo tra i loro ragazzi e vederli lottare insieme a loro perché le cose cambino in meglio.
Sarà difficile raccontarlo, penso... e da lontano si sentono ancora i cori dei ragazzi che tornano verso casa e intonano “Abbasso la malaria, evviva le zanzariere!”. Una delle scommesse dell'UNICEF.
Enrico Noviello