Gaza, secondo ciclo di vaccinazione antipolio nella Striscia
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“Desidero sottolineare le sfide logistiche che una campagna di vaccinazione di questo tipo rappresenta. Il primo ciclo di vaccinazioni, avviato con successo a settembre, ha sottoposto gli operatori umanitari a difficoltà enormi, tra cui quella di operare in mezzo a infrastrutture devastate.
Ad esempio, il 75% della catena del freddo preesistente, fondamentale per qualsiasi campagna di vaccinazione, è stato distrutto nel corso dell'ultimo anno, quando la guerra ha devastato l'intera Striscia. Per risolvere il problema, oltre a 1,6 milioni di dosi di vaccini, l'UNICEF ha dovuto portare frigoriferi, congelatori, borse termiche e contenitori per il trasporto dei vaccini, tutte attrezzature necessarie per mantenere le scorte a una temperatura compresa tra i 2 e gli 8°C.
Un'altra sfida importante è stata rappresentata dai continui movimenti di popolazione. Nel nord della Striscia di Gaza sono stati emessi diversi ordini di sfollamento che hanno coinvolto migliaia di bambini.
Ancora una volta, sarà assolutamente fondamentale non solo rispettare le pause umanitarie localizzate nel nord, ma anche evitare che le persone siano costrette a spostarsi da un'area all'altra. Questo sarà essenziale per riuscire a vaccinare almeno il 90% dei bambini sotto i 10 anni tra la popolazione del nord.
Durante questo secondo ciclo, coglieremo anche l'occasione per somministrare ai bambini la vitamina A, che aiuta a rafforzare il loro sistema immunitario. Si tratta di una misura semplice ma fondamentale per sostenere la salute di migliaia di bambini che vivono in condizioni igieniche estremamente difficili.
Assicurarsi che le famiglie siano adeguatamente informate su questo secondo ciclo di vaccinazioni è un altro elemento molto importante. Più di 800 attivisti sociali raggiungeranno le famiglie per sensibilizzarle sull'importanza di sottoporsi alla seconda dose, oltre che sulle date e sui luoghi.
Come abbiamo fatto nel primo ciclo, trasmetteremo anche spot radiofonici, condivideremo SMS e utilizzeremo tutti i canali digitali disponibili a Gaza per amplificare questi messaggi. Questa attività di sensibilizzazione continuerà fino alla conclusione del secondo ciclo. Ancora una volta, i team locali saranno dispiegati nelle aree che necessitano di un coordinamento speciale per raggiungere i bambini, compresi quelli che non hanno potuto ricevere il vaccino durante il primo ciclo.
Voglio ribadire l'importanza delle pause umanitarie localizzate come prerequisito per il successo del secondo ciclo di questa campagna. Una cosa è certa: è impossibile avere successo in una zona di combattimento attiva. Abbiamo bisogno che tutti gli operatori impegnati contro la polio siano in grado di operare in un ambiente sicuro e che tutti i genitori possano portare i loro figli senza paura. Chiediamo a tutte le parti di rispettarlo.
Il primo ciclo della campagna antipolio ha dimostrato al mondo che quando tutti si allineano è possibile portare aiuti fondamentali ai bambini di Gaza, anche a nord. Non è soltanto fondamentale che ciò si ripeta con il secondo ciclo: dovremmo anche essere in grado di fare di più su altri aspetti per i bambini della Striscia di Gaza”.
Dichiarazione della Rappresentante speciale dell'UNICEF nello Stato di Palestina, Jean Gough durante la conferenza stampa tenutasi oggi al Palazzo delle Nazioni di Ginevra