Giornata contro l'uso di bambini soldato, UNICEF: non possiamo aspettare la pace per liberarli
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12 febbraio 2017- In occasione della Giornata internazionale contro l'uso dei bambini soldato l’UNICEF ricorda che decine di migliaia di bambini vengono reclutati e utilizzati nei conflitti in tutto il mondo.
Ad oltre tre anni dall'inizio del conflitto nel Sud Sudan, minorenni continuano a essere reclutati da forze e gruppi armati: secondo l’UNICEF nel solo 2016 ne sono stati reclutati 1.300. Questo dato porta il numero totale di minori utilizzati dall'inizio del conflitto (2013) a oltre 17.000.
A queste vanno aggiunte altre drammatiche cifre: 2.342 i minori uccisi o mutilati; 3.090 quelli rapiti, 1.130 quelli vittime di abusi sessuali.
A queste vanno aggiunte altre drammatiche cifre: 2.342 i minori uccisi o mutilati; 3.090 quelli rapiti, 1.130 quelli vittime di abusi sessuali.
In totale, 1.932 bambini sono stati rilasciati da forze e gruppi armati: 1.755 nel 2015 e 177 nel 2016.
«Non possiamo aspettare la pace per aiutare i bambini intrappolati nelle guerre» afferma il presidente dell’UNICEF Italia Giacomo Guerrera. «Dobbiamo investire in interventi concreti per tenerli lontani dalle linee di combattimento, soprattutto attraverso l'istruzione e il sostegno economico alle famiglie.
L'UNICEF opera per rispondere ai bisogni specifici e ai diritti dei bambini e delle bambine vittime dei conflitti armati, promuovendo interventi immediati e a lungo termine di sostegno psico-sociale, educativo e di formazione professionale.»
Solo nel 2015, l'UNICEF ha assicurato il rilascio di più di 10.000 bambini da forze o gruppi armati e ha contribuito a reintegrare in famiglia e nella società circa 8.000 di essi.
Solo nel 2015, l'UNICEF ha assicurato il rilascio di più di 10.000 bambini da forze o gruppi armati e ha contribuito a reintegrare in famiglia e nella società circa 8.000 di essi.
Un bambino soldato è una persona sotto i 18 anni di età, che fa parte di qualunque forza armata o gruppo armato, regolare o irregolare che sia, a qualsiasi titolo.
Sono tali i minori arruolati e combattenti, ma anche cuochi, facchini, messaggeri e chiunque si accompagni a tali gruppi, diversi dai membri della propria famiglia; questo dramma riguarda anche le ragazze reclutate per fini sessuali e per matrimoni forzati.
Gli obiettivi della nostra azione in questo ambito sono:
- smobilitare i bambini dai gruppi armati o dagli eserciti
- assicurare loro l'accesso ai servizi sanitari e sociali di base
- consentire il reinserimento familiare e sociale presso le comunità di origine
- offrire loro alternative concrete attraverso percorsi di scolarizzazione, formazione psico-attitudinale, sostegno psicologico, mediazione familiare e supporto alle comunità di provenienza
- proporre progetti specifici rivolti alle bambine e ragazze vittime di violenza sessuale e alle giovani madri
La Giornata internazionale contro l'uso dei bambini soldato ricorre annualmente il 12 febbraio, giorno in cui nel 2002 è entrato in vigore il Protocollo opzionale alla Convenzione sui diritti dell’infanzia sul coinvolgimento dei bambini nei conflitti armati.
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