Haiti: migliaia di bambini rischiano di morire per malnutrizione acuta a causa delle violenze
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Una recrudescenza della violenza tra bande ha bloccato l'accesso ai servizi sanitari in alcune aree urbane di Haiti, lasciando che un bambino su 20 che vive a Cité Soleil - un comune di Port-au-Prince devastato dalla violenza - rischia di morire per malnutrizione acuta grave, ha avvertito oggi l'UNICEF.
Secondo gli ultimi dati disponibili dell’UNICEF, circa il 20% dei bambini sotto i 5 anni a Cité Soleil soffrono di malnutrizione acuta grave o moderata, 5 punti percentuali oltre la soglia di emergenza dell’OMS. Se la violenza continuerà, questi dati potrebbero aumentare.
"Non possiamo restare inerti a guardare i bambini che soffrono di malnutrizione e delle sue complicazioni", ha dichiarato Bruno Maes, rappresentante dell'UNICEF ad Haiti. "Migliaia di bambini rischiano di morire e la maggior parte delle cliniche dove vivono sono chiuse, impedendo loro di ricevere un'adeguata assistenza sanitaria e nutrizionale. La violenza deve cessare a Cité Soleil affinché i bambini malnutriti possano ricevere l'assistenza medica di cui hanno bisogno per sopravvivere e crescere".
Un’indagine condotta ad Aprile 2022 ha allertato l’UNICEF sull’allarmante stato nutrizionale dei bambini nel comune. Da allora, un aumento delle violenza agli inizi di luglio sta ulteriormente restringendo l’accesso ai servizi sanitari di base per bambini e famiglie. L’insicurezza alimentare causata dall’inflazione, dall’aumento dei prezzi del cibo e dalle pre-esistenti difficoltà socioeconomiche hanno portato a questo recente aumento dei casi di malnutrizione a Cité Soleil.
L’UNICEF e il Ministero della Salute hanno già preposizionato alimenti terapeutici pronti all’uso, latte terapeutico e medicine di base e stanno supportando gli operatori sanitari nelle comunità per aumentare le visite e relativi casi di malnutrizione. Finora 9.506 bambini sono stati visitati per la malnutrizione acuta e 1.918 bambini malnutriti hanno ricevuto cure salva vita.
Dall'8 luglio è scoppiata una nuova ondata di violenza, con le bande rivali che si scontrano ferocemente a Cité Soleil, un comune di 250.000 abitanti. Secondo le Nazioni Unite, tra l'8 e il 17 luglio 2022, oltre 471 persone sono state uccise, ferite o risultano disperse. Circa 3.000 persone sono fuggite dalle loro case, tra cui centinaia di bambini non accompagnati, mentre almeno 140 case sono state distrutte o bruciate.
Questa nuova ondata di violenza ha costretto centinaia di persone a sfollare dalle proprie case. Tuttavia, solo una parte della popolazione è andata via. La maggior parte della popolazione a Cité Soleil è intrappolata e vive sotto assedio mentre il conflitto imperversa per le strade. Anche i bambini e le famiglie lottano con la mancanza di accesso a cibo e acqua. L’accesso ai servizi di base come centri sanitari è già stato drasticamente ridotto a Cité Soleil dove solo il 4% della popolazione ricorre a centri sanitari pubblici e il 64% a ONG come Medici senza Frontiere.
Per prevenire un ulteriore deterioramento dello stato nutrizionale di madri e bambini, l’UNICEF sta supportando la fornitura di: cure per la malnutrizione acuta, l’integrazione e la promozione di micronutrienti, protezione e sostegno delle pratiche di alimentazione dei neonati e dei bambini, sverminazione e vaccinazione, integrazione di zinco durante gli episodi di diarrea a livello di strutture sanitarie e comunità.
“Migliaia di famiglie e i loro bambini che sono a Cité Soleil hanno urgente bisogno nutrizionale e sanitario dato che genitori e persone che se ne prendono cura non possono più andare a lavorare in altre aree di Port au Prince per assicurare accesso al cibo ai loro bambini. Le famiglie fuggite dalle proprie case hanno lasciato tutti i loro averi e i bambini non hanno accesso ai loro diritti di base come salute, nutrizione e istruzione,” ha aggiungo Maes.
Dal 20 luglio, l’UNICEF ha distribuito circa 1 milione di litri di acqua da bere per rispondere ai bisogni urgenti di 15.000 persone ogni giorno, ha distribuito 500 kit igienici per 2.500 persone e impiegato 2 cliniche mobili nei quartieri di Bois Neuf e Belekou a Cité Soleil, per fornire cure mediche e nutrizionali a oltre 500 persone, la maggior parte delle quali sono donne e bambini. Fuori da Cité Soleil, l’UNICEF ha fornito 100 materassi, vestiti e quasi 700 galloni di acqua potabile alle famiglie sfollate, ha assistito 800 bambini con attività di sostegno psicosociale e ha fornito a 180 bambini cure mediche attraverso una clinica mobile sanitaria e nutrizionale.
L’UNICEF chiede a tutte le parti di fermare l’utilizzo di violenza e garantire che donne e bambini abbiano accesso ai servizi di base. 7 mesi dell’anno sono già trascorsi e l’UNICEF ha ancora urgente bisogno di 64,6 milioni di dollari per raggiungere oltre mezzo milione di bambini con supporto umanitario ad Haiti.