L'arte per comprendersi. Con Akelius il laboratorio artistico per imparare l’italiano e l'inclusione
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Una tela bianca può trasformarsi in un racconto di inclusione e apprendimento. Così il percorso tra “Viale della Pace” e “Fiume della Condivisione” diventa una mappa vivente che racconta non solo la città di arrivo di alunni con background migratorio, ma che offre inoltre una visione creativa del percorso Akelius nelle scuole. Questa l’iniziativa dell’UNICEF che, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo 5 di Bologna e il partner AIPI, ha visto coinvolti l’artista urbano Mauro Pallotta, in arte Maupal, e 16 bambini e bambine neoarrivati in Italia.
Ogni tratto di pennello ha intrecciato storie, esperienze e sogni, riflettendo l’esperienza di apprendimento e inclusione sociale degli alunni che negli ultimi tre anni si sono potuti formare grazie alla piattaforma digitale promossa dall’UNICEF.
Dal 2021, Akelius ha aperto nuove porte agli studenti neoarrivati in Italia, aiutandoli a imparare l’italiano come seconda lingua attraverso un mix di tecnologie digitali e metodi tradizionali. La sperimentazione, partita proprio dal contesto bolognese in collaborazione il partner AIPI, l’Ufficio Scolastico Territoriale e il Comune di Bologna. E ora il suo impatto è ampio: 55 scuole coinvolte a livello nazionale in partenariato con la Fondazione ISMU, oltre 2.500 studenti e 600 insegnanti che hanno potuto esplorare un nuovo modo di fare scuola.
Lo scorso anno, le prospettive dei bambini sulla piattaforma erano state raccolte per la prima volta in un laboratorio di narrazione visiva creato e testato in collaborazione con l'Ufficio di Ricerca UNICEF Innocenti e l'Università di Bologna, e ora con Maupal, il linguaggio visivo è diventato il mezzo preferito dai bambini per raccontare questo viaggio.
Ho voluto far capire ai bambini che il disegno è un linguaggio a tutti gli effetti. Sono stati incredibili: hanno urbanizzato i loro pensieri, creando una mappa che si collega a quella di Bologna. Con i simboli e le icone offerte dalla piattaforma Akelius, hanno tracciato i loro percorsi.
Il laboratorio ha fatto emergere passioni inaspettate
Giada, 9 anni, tra i partecipanti al laboratorio, ha condiviso con entusiasmo: "Ho apprezzato molto le canzoni [nell’app], mi sono appassionata di musica e mi ha aiutato a imparare l’italiano. Ora la musica mi piace tanto. Infatti, per me è stato importante aggiungere alla mappa il Viale della Musica."
Anche Mursalin, di 9 anni, ha raccontato: "Grazie all’italiano ho trovato degli amici, prima non ne avevo. Ora conosco le parole della gentilezza.”
“Questo laboratorio non solo ha permesso ai bambini di esprimere la loro esperienza in modo creativo, ma ha anche dimostrato come l’approccio interattivo e partecipativo di strumenti digitali come Akelius possa supportare l’apprendimento della lingua e facilitare l’inserimento scolastico degli alunni neoarrivati in Italia. La mappa creata dai bambini è una testimonianza tangibile di come il linguaggio visivo e l'arte possano costruire nuovi legami e restituire in maniera concreta le loro prospettive, idee e desideri nel loro processo di inclusione sociale.” Nicola dell’Arciprete, Coordinatore in Italia dell’Ufficio UNICEF per l’Europa e l’Asia Centrale.
La tela, una volta terminata, è stata svelata dai bambini e dalle bambine durante l’evento finale di restituzione avvenuto presso la scuola, con la partecipazione dell’Assessore alla Scuola del Comune di Bologna, la Dirigente Scolastica, i docenti delle scuole coinvolte a Bologna e i genitori dei bambini. Oggi è esposta all’interno dell’Istituto Comprensivo 5 di Bologna.
Con l’avvio del nuovo anno scolastico 2024-25, l’UNICEF continua a promuovere l’uso della piattaforma Akelius a supporto dell’apprendimento dell’italiano come seconda lingua per alunni neoarrivati in Italia, in collaborazione con il Ministero dell’istruzione e del merito. Con i partner AIPI e ISMU, il supporto alle scuole primarie e secondarie di primo grado include l’eventuale fornitura di dispositivi digitali, la formazione e coinvolgimento degli insegnanti sull’uso dei tablet e della piattaforma in classe con un approccio ibrido, combinato ad un servizio di help desk quotidiano per un supporto su aspetti tecnici e pedagogici durante la sperimentazione.