L'UNICEF sull'aumento degli attacchi in Libano e Israele
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Sono profondamente allarmata dall'ondata di attacchi mortali in corso in Libano e in Israele, che ieri avrebbero causato la morte di almeno 24 bambini nel sud del Libano*. L'intensificarsi della violenza rappresenta una pericolosa escalation per i civili della zona.
Secondo il Ministero della Sanità libanese, lunedì sono state ferite più di 1.200 persone, tra cui bambini e donne. Un numero ancora maggiore di bambini è in pericolo, con migliaia di famiglie sfollate dalle loro case e attacchi alle infrastrutture civili.
Sono stati segnalati livelli allarmanti di disagio psicologico tra i bambini di entrambi i Paesi, derivanti non solo dal loro improvviso spostamento, ma anche dalla raffica di bombardamenti e raid aerei che sono diventati la loro realtà quotidiana per quasi un anno.
Tutte le parti devono rispettare gli obblighi pevisti dal diritto internazionale umanitario di proteggere i civili, le infrastrutture civili, gli operatori umanitari e il personale medico. Ciò include di facilitare gli spostamenti sicuri dei civili in cerca di sicurezza. L'UNICEF chiede con urgenza un'immediata de-escalation”.
Dichiarazione della Direttrice generale dell'UNICEF Catherine Russell
*I dati sono aggiornati a ieri sera.