La Commissione europea e l'UNICEF concludono il progetto pilota triennale Garanzia per l'Infanzia

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20/04/2023

La Commissione europea e l'UNICEF hanno presentato oggi, insieme ai rappresentanti degli Stati Membri, i risultati di un programma pilota triennale attuato in sette Paesi europei per contrastare la povertà minorile e l'esclusione sociale.

Il programma pilota ha sperimentato nella pratica la Garanzia Europea per l'Infanzia, volta a garantire un accesso equo ai servizi essenziali per i minorenni più vulnerabili. L'iniziativa è stata attuata grazie a un partenariato tra la Commissione europea e l'Ufficio regionale dell'UNICEF per l'Europa e l'Asia centrale.

Attraverso il programma pilota, sono state sviluppate e testate politiche e pratiche integrate e coordinate per raggiungere i bambini e gli adolescenti più svantaggiati. In Bulgaria, Croazia, Germania, Grecia, Italia, Lituania e Spagna, il programma pilota ha consentito l'analisi delle politiche, la raccolta di dati e la consultazione delle principali parti interessate, compresi i bambini, che hanno contribuito allo sviluppo dei piani d'azione nazionali della Garanzia per l'Infanzia.

Più di 30.000 minorenni e giovani raggiunti

In Bulgaria, Croazia, Grecia e Italia, il programma pilota ha contribuito a raggiungere più di 30.000 minorenni e giovani e 16.000 persone che si prendono cura di bambini e adolescenti appartenenti a gruppi a rischio di emarginazione: minorenni con disabilità, che vivono in situazioni familiari precarie, minorenni fuori famiglia, e rifugiati e migranti. I partecipanti hanno avuto accesso a un'istruzione e a un'assistenza di qualità per la prima infanzia, a un'istruzione inclusiva e ad attività scolastiche, nonché a servizi di nutrizione, assistenza sanitaria e sostegno alle famiglie, cura e protezione. Più di 3.000 professionisti e responsabili delle decisioni hanno ricevuto una formazione per fornire servizi e interventi di qualità per la Garanzia Europea per l'Infanzia.

Il Commissario europeo Nicolas Schmit ha dichiarato: "Fornendo ai bambini in difficoltà un accesso gratuito ed efficace a servizi essenziali come l'assistenza all'infanzia, i pasti scolastici e l'assistenza sanitaria, possiamo offrire loro un futuro più luminoso. Pertanto, la Garanzia per l'Infanzia è un investimento nel loro futuro e nel futuro della nostra società. Voglio ringraziare in modo particolare tutti gli eccellenti colleghi dell'UNICEF che hanno utilizzato la loro esperienza e la loro capacità sul campo per rendere l'Azione preparatoria un tale successo".

"Le conseguenze economiche della pandemia da COVID-19 e della guerra in Ucraina hanno aggravato la povertà dei bambini e delle famiglie in tutta Europa. Partenariati come il nostro con la Commissione europea sono fondamentali per stabilire soluzioni sostenibili ed efficaci dal punto di vista dei costi che raggiungano i bambini più svantaggiati, affrontino la povertà dei bambini nel suo fulcro e prevengano cicli di privazione ed esclusione che durano tutta la vita", ha dichiarato Afshan Khan, Direttore regionale dell'UNICEF per l'Europa e l'Asia centrale.

I Risultati del programma

I risultati del programma pilota sono stati condivisi e discussi durante una riunione di alto livello tenutasi a Sofia, in Bulgaria. L'evento è stato co-ospitato dal governo della Bulgaria, dalla Commissione europea e dall'UNICEF e ha visto la partecipazione di governi di tutta Europa. Alla conferenza hanno partecipato anche adolescenti e giovani, che hanno portato la loro voce e il loro punto di vista sulla Garanzia Europea per l'Infanzia.

Attraverso la condivisione delle lezioni apprese, l'evento mirava a ispirare gli Stati membri ad accelerare il loro lavoro nell'affrontare la povertà minorile e l'esclusione sociale, a sostenere una più ampia implementazione della Garanzia per l'infanzia in Europa e oltre e a utilizzare la Garanzia per l'Infanzia come veicolo per l'attuazione degli impegni previsti dalla Convenzione sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza.

All'evento finale di Sofia erano presenti, in rappresentanza del governo italiano, Maria Teresa Bellucci, Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali - in collegamento online - e Gianfranco Costanzo, capo del Dipartimento delle Politiche per la Famiglia.

In Italia

In Italia la fase sperimentale della Garanzia Europea per l'Infanzia ha coinvolto 5 gruppi target in 10 regioni tra Nord, Centro e Sud Italia raggiungendo oltre 4.000 bambini e adolescenti, 600 caregivers e oltre 500 operatori. In tutto sono stati 3 i modelli testati e documentati per il contrasto alla povertà minorile e all'esclusione sociale. Tra questi, l'affidamento familiare per minorenni con background migratorio, l'affiancamento e supporto a famiglie vulnerabili attraverso i Centri per la Famiglia e ancora lo sviluppo delle competenze del XXI secolo per il contrasto alla dispersione scolastica. Sono stati inoltre finalizzati studi e ricerche, tra cui il 'Deep Dive', un'analisi che ha esaminato le politiche esistenti per prevenire e contrastare la povertà e l'esclusione sociale dei minorenni in Italia, che ha informato il Piano di azione nazionale di attuazione della Garanzia Infanzia. Ulteriori analisi e raccolte documentali sono state effettuate su pratiche di accoglienza di minori fuori famiglia, incluso l'affido familiare, il social housing all'interno della sperimentazione care leavers e pratiche di contrasto alla povertà educativa.

In Italia grande attenzione è stata rivolta anche alla partecipazione dei giovani ai processi, attraverso lo Youth Advisory Board (YAB), un organo consultivo costituito da 20 giovani nel dicembre 2021. Le consultazioni effettuate nel febbraio 2022 sono state poi presentate durante l'audizione con il gruppo di lavoro interministeriale e pienamente incorporate nel Piano d'Azione Nazionale per la Garanzia Infanzia. Dalla sua costituzione, i membri dello YAB hanno sensibilizzato i propri coetanei, raccolto le loro opinioni e condiviso le raccomandazioni con i principali stakeholder istituzionali.

In questa terza fase l'UNICEF ha lavorato in Italia insieme a un gruppo di lavoro interministeriale costituito dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, dal Dipartimento per la Famiglia sotto la Presidenza del Consiglio dei Ministri e con la partecipazione della Commissione Europea e della Coordinatrice Nazionale della Garanzia Infanzia. La sperimentazione è stata portata avanti anche attraverso il supporto dei partner sul territorio.
Ulteriori informazioni su unicef.it/garanziainfanzia

Note

In tutta l'UE, circa un bambino su quattro (24,4%) è a rischio di povertà o esclusione sociale, rendendo la lotta alla povertà dei bambini una delle priorità dell'UE. Il Piano d'azione del Pilastro europeo dei diritti sociali mira a ridurre, entro il 2030 rispetto ai livelli del 2019, il numero di persone a rischio di povertà o esclusione sociale di almeno 15 milioni, di cui almeno 5 milioni dovrebbero essere bambini.

Parallelamente, la Raccomandazione del Consiglio che istituisce una Garanzia Europea per l'Infanzia, adottata all'unanimità dagli Stati membri dell'UE il 14 giugno 2021, mira a compensare l'impatto della povertà sui bambini invitando gli Stati membri a fornire ai bambini in difficoltà l'accesso effettivo a una serie di servizi chiave: istruzione e cura gratuite per la prima infanzia, istruzione gratuita (comprese le attività scolastiche e almeno un pasto sano ogni giorno di scuola), assistenza sanitaria gratuita, alimentazione sana e alloggi adeguati.

La Raccomandazione prevede che gli Stati membri sviluppino piani d'azione nazionali fino al 2030, individuino gruppi specifici di bambini che dovrebbero beneficiare della garanzia, stabiliscano gli obiettivi da raggiungere, delineino le misure corrispondenti, indichino le fonti di finanziamento necessarie e delineino i meccanismi di monitoraggio e valutazione.

20/04/2023

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